È Marcello Minenna, ex assessore al Bilancio della giunta Raggi, il candidato alla presidente della Consob. Dopo i rumor di ieri che volevano Paolo Savona, ministro degli Affari Europei, alla guida della Commissione nazionale per le società e la Borsa interviene Nicola Morra, il presidente della commissione Antimafia. In un tweet l’esponente del M5s scrive “Savona: perché perdere un buon ministro ed impantanare #Consob in ipotesi di assai dubbia percorribilità giuridica? Il candidato di un coraggioso #GovernoDelCambiamento è dal 14 novembre uno solo: Minenna”. Il nome di Savona, che durante la formazione del governo era stato indicato come ministro dell’Economia, circola insistentemente nei palazzi romani da qualche giorno.
Un’indiscrezione – pubblicata dal sito Dagospia – che il ministro degli Affari Europei non ha smentito: “Non so cosa stia succedendo dietro alle mie spalle”, ha risposto a chi gli chiedeva sulle voci di una sua possibile nomina alla guida dell’autorità di vigilanza dei mercati finanziari. Una poltrona vacante dopo le dimissioni di Mario Nava, arrivate nel pieno dell’ondata di ritorno delle polemiche per aver rifiutato l’aspettativa dalla Commissione Europea. Savona risponderebbe a quel profilo di alto livello che M5s e Lega vorrebbero scegliere per questa autorithy. Anche se il 9 gennaio era stato Luigi Di Maio a chiarire che i Cinque Stelle avrebbero sostenuto Marcello Minenna, già responsabile dell’ufficio Analisi quantitative e innovazione finanziaria della stessa Consob. Un nome sul quale tuttavia, secondo i retroscena di diversi quotidiani, il presidente della Repubblica avrebbe espresso molteplici perplessità.
“Ai sensi della legge 215 del 2004 (legge sul conflitto di interessi, ndr) Savona non è candidabile alla Consob. Punto. Lo spin di Palazzo Chigi vale per un giro di titoli. Risiamo a Vicolo Corto” scrive su Twitter il deputato del Pd, Filippo Sensi. Giorgia Meloni, leader di Fdi, dice di essere perplessa: “Francamente non ho capito bene cosa stia accadendo. Non so quale sia la ragione per la quale un ministro del Governo scelga di mollare per fare un’altra cosa.
La Consob “è un nostro vigilante e di certo non faccio dichiarazioni sul nostro vigilante, Paolo Savona è una persona che apprezzo e che ho conosciuto in tanti dei suoi incarichi, come ministro dell’Industria e come direttore generale di Confindustria. È stato membro della direzione della Banca d’Italia e ha lavorato all’Mit insieme al premio nobel Modigliani. È una persona di grande livello scientifico” dice il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine dell’Assiom Forex. A chi gli chiede se auspica che Paolo Savona venga nominato al vertice della Consob, Gors-Pietro ha risposto: “Non auspico niente per quanto riguarda la Consob, è solo un apprezzamento della persona che ho conosciuto nei suoi incarichi e con cui ho condiviso attività scientifica e accademica alla Luiss”.”Savona alla Consob? Non saprei che dire, è un ministro. Deciderà il governo al meglio come sempre. Vedremo” dichiara l’amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna.