Di ritorno dal Trentino-Alto Adige, dove ha incontrato i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano, l'ex generale parla di un programma per conciliare tutela degli animali e le attività umane
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sta con i lupi. “L’ho sempre detto e lo ripeto: lupi e orsi non si uccidono”, così con un post sul proprio profilo Facebook il ministro, di ritorno dal Trentino-Alto Adige, dove ha incontrato i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher.
L’ex generale ha spiegato di aver condiviso il Piano Lupo, che prevede 23 punti, “per gestire la convivenza e mitigarne gli effetti senza abbattimenti. Non è un mistero che abbiamo posizioni lontane – continua Costa -, ma non per questo inconciliabili. Dopo questa mia visita in Trentino-Alto Adige depositerò alla conferenza permanente Stato-regioni il Piano Lupo, completato con il prezioso supporto dell’Ispra”.
Nessun abbattimento, quindi, ma un percorso di convivenza con gli animali. Il piano, ha spiegato il ministro, prevede un milione di euro “per mettere in campo azioni sperimentali di mitigazione specifiche per i territori”. L’attenzione per lupi e orsi, però, va accompagnata alla convivenza con le attività umane: “Quello che va bene in una valle può non essere adeguato per un’altra”, ha aggiunto, spiegando che il piano va calato “nelle realtà locali, per ascoltare le esigenze degli agricoltori“.