“Pensate ai giornalisti che subiscono le minacce, come Sandro Ruotolo e tanti altri: su di loro incombe il pericolo e il rischio della loro incolumità. Da noi deve partire un’azione di condivisione, di aiuto, di sostegno. E’ necessario che ciascuno si senta effettivamente protetto e che abbia una rete attorno. Se questa rete parla dell’esigenza di protezione e delle persone a rischio, queste ultime non vengono toccate”. Sono le parole del procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, dal palco di “Contromafiecorruzione” a Trieste, a proposito della revoca della scorta al giornalista Sandro Ruotolo.
Solidarietà incondizionata da Lorenzo Frigerio, membro della segreteria nazionale di Libera e coordinatore della Fondazione Libera Informazione. Frigerio, nel corso dell’evento, ha definito “profondamente sbagliata” la decisione riguardante il giornalista. Ieri, informa l’associazione, non appena si era diffusa la notizia, il presidente don Luigi Ciotti aveva telefonato al giornalista per esprimere vicinanza.
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