Dal 5 al 20 ottobre 2019 si terrà l’edizione 2019 della EU Code Week, la settimana della programmazione voluta dalla Commissione Europea a partire dal 2013, per stimolare i ragazzi delle scuole comunitarie ad approcciare l’alfabetizzazione digitale e la programmazione in modo divertente e coinvolgente. Gli organizzatori possono già registrarsi e decidere a quali eventi partecipare, selezionandoli sulla mappa apposita. Sul sito sviluppato per gli insegnanti e i ragazzi sono disponibili risorse informative, tutorial video e vari materiali per prepararsi a partecipare agli eventi.
Per esempio, nella sezione “Learning Bits” sono online lezioni video preconfezionate che i docenti possono usare per proporre la programmazione e il pensiero logico nelle loro classi, nonché esercizi da svolgere e consigli pratici su come organizzare le attività. L’obiettivo generale è fare in modo che anche chi non ha una preparazione specifica possa portare nelle classi l’alfabetizzazione digitale di base – che nella nostra epoca è una competenza vitale. Maggiori informazioni e materiali sulla pagina ufficiale di CodeWeek italia.
Gli studenti di oggi sono mediamente già utenti esperti, quello che occorre loro non è imparare a usare un dispositivo hi-tech, ma che cosa c’è dietro. Come si compone l’immagine visualizzata sullo schermo dello smartphone, qual è il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nei prodotti che usano quotidianamente, eccetera. La EU Code Week serve proprio a questo: per imparare a creare semplici app, a comandare un robot o ad analizzare dati con strumenti facili da usare.
Negli scorsi anni il progetto si è rilevato un grande successo in termini di numeri. In sei anni il numero dei partecipanti è cresciuto da 10.000 a 2,74 milioni, con età media di 12 anni. Lo scorso anno gli eventi legati all’iniziativa sono stati 43.657, e hanno coinvolto oltre il 10% delle scuole europee. L’Italia è stato il paese più attivo con oltre 20.000 attività.
Il commissario europeo per l’economia e la società digitale Mariya Gabriel ha dichiarato che “solo lavorando con le giovani generazioni e dando loro abbastanza opportunità per prepararsi per i loro progetti futuri, l’Europa nel suo complesso avrà successo nella corsa globale al digitale. Il nostro obiettivo è di coinvolgere almeno la metà di tutte le scuole europee entro l’edizione 2020, quindi incoraggio quanti più organizzatori possibile a partecipare”.