BAGLIONI, SALVINI E LA POLEMICA SUI MIGRANTI
Nel corso della prima conferenza stampa, lo scorso 9 gennaio, Baglioni rispondendo alla domanda di una giornalista aveva espresso il suo parere sulla questione migranti: “Se non fosse drammatica la situazione di oggi, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po’ alla farsa. Non credo che un dirigente politico di oggi – aveva proseguito il cantautore – abbia la capacità di risolvere il problema, ma almeno serve la verità di dire: è un grave problema, dobbiamo tutti metterci nella condizione di risolverlo. Credo che le misure prese dall’attuale governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all’altezza della situazione. Ormai è una grana grossa: se la questione fosse stata presa in considerazione anni fa, non si sarebbe arrivati a questo punto. Il Paese è terribilmente disarmonico, confuso, cieco quasi nella direzione da prendere”. Il cantante per dieci anni ha realizzato O’Scià, evento svolto a Lampedusa con l’intento di sensibilizzare sul tema migrazione. A poche di distanza il vicepremier Salvini aveva replicato: “Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo?”. Diventando in pochi giorni un caso politico e con la direttrice De Santis che in una lettera a Dagospia quasi ne aveva preso le distanze: “Sono solo canzonette, o almeno dovrebbero esserlo una settimana di grande cerimonia di svago e spettacolo nazionale. Invece, e non solo per responsabilità di Claudio Baglioni, sono state trasformate nel solito comizio”.