“Paolo Savona alla presidenza dela Consob? Dal punto di vista professionale, Paolo Savona è certamente competente, adeguato, conosciuto a livello nazionale e internazionale. In tempo di scappati di casa al governo, questa non è poca cosa“. Così, a Radio Radicale, il deputato di Forza Italia Renato Brunetta risponde a Lanfranco Palazzolo sulla nomina di Paolo Savona a presidente della Consob.
“Per quanto riguarda i profili di incompatibilità o incandidabilità” – continua – “lascio le valutazioni alla presidenza del Consiglio, che ha istruito la procedura. E le lascio soprattutto alle autorità di verifica. Sarebbe molto grave se, dopo la nomina, emergessero profili di incandidabilità o di conflitti di interesse. Speriamo che questa partita, importantissima e centrale nel sistema di pesi e contrappesi della Repubblica, abbia pace e fine con il nome di Savona. E’ una persona che stimo e, in questi 30 anni, con lui ho avuto rapporti di tipo istituzionale, scientifico, accademico”.
Poi il responsabile della politica economica di Fi fornisce un ritratto molteplice del neo-presidente della Consob: “Il professor Savona, come ministro delle Politiche europee, in questi 7 mesi di governo, ha mostrato di sé almeno tre profili. Il primo è il Savona candidato dalla maggioranza gialloverde a ricoprire l’incarico di ministro dell’Economia, quello del “cigno nero”, che destò grande preoccupazione per le cosiddette affermazioni anti-euro e anti-Europa. Addirittura sul suo nome si era aperto un conflitto istituzionale che era sfociato quasi in un impeachment da parte del M5s nei confronti del presidente della Repubblica Mattarella. Poi c’è un secondo Savona che mi è molto simpatico” – prosegue – “e cioè quello che ha indicato in Giovanni Tria, mio collega, mio amico, mio collaboratore e mio co-autore di numerosi saggi scientifici, nonché preside della facoltà di Economia di Tor Vergata di Roma, un possibile ministro delle Finanze, cosa che poi è avvenuta. Quindi, non posso che apprezzare questo secondo profilo di Savona. Poi c’è un terzo Savona, quello che da un certo momento in poi è stato più costruttivo, grazie alle sue riflessioni molto importanti sulla nuova Europa. Sono riflessioni che ho citato anche in Aula alla Camera, considerazioni quasi tutte condivisibili, che nulla avevano a che fare il primo Savona”.
E aggiunge: “Le cronache dicono anche che Savona si è impegnato a trovare trovare una soluzione di compromesso durante la crisi dello spread, sulla base di riflessioni di buon senso, e cioè quelle che hanno portato poi a ridimensionare il rapporto deficit/Pil, a fare una legge di bilancio coerente e compatibile con le regole europee, a fronte degli slogan gialloverdi “me ne frego dello spread””.
Brunetta chiosa: “Proprio per queste ragioni, mi auguro che tutte le fibrillazioni finiscano al più presto, perché l’Italia non ha bisogno di perdere ulteriormente la faccia a livello internazionale. Savona è una persona di qualità e mi auguro che possa essere risolto ogni dubbio su di lui, su incompatibilità o conflitti di interesse rispetto alla Consob. La mancata nomina di Minenna? No comment, anche perché mi ha querelato per una mia interrogazione parlamentare. Nulla dico. Parlerà la magistratura”.