Poco prima di annunciare la fiducia al decreto che contiene le misure in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, il cosiddetto dl Semplificazioni, la Camera aveva respinto una questione pregiudiziale, illustrata da Forza Italia, secondo cui il provvedimento conteneva un ampio spettro di norme che “non appaiono riconducibili al già ampio oggetto del decreto”, che si presenta come “disorganico e disomogeneo”. Proprio su questo punto si sono rifatte le opposizioni, specialmente dopo che il ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha detto che il governo avrebbe posto la fiducia sul decreto che, dopo il passaggio in Senato, va convertito entro il 12 febbraio. “Ma quale cambiamento?” ha domandato, ironicamente, uno scatenato Enrico Borghi (Pd) rivolto ai banchi dell’esecutivo. “Questa ormai è la vostra prassi. Scavalcate il Parlamento”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione