Lo scorso settembre Ryan Greenan, 35enne di Edimburgo, in Scozia, era andato dal medico perché da qualche tempo provava dolore ogni volta che deglutiva, sia quando mangiava che quando beveva. Dopo averlo visitato, il suo medico gli disse che si trattava solo di ansia e di alcuni problemi di reflusso, senza prescrivergli però esami più approfonditi. Nel dicembre scorso però, l’uomo si è sentito male ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, dove gli diagnosticano un cancro all’esofago che, essendo stato trascurato, si era diffuso nei polmoni e nel fegato. Ryan è morto a gennaio e la sua storia è stata raccontata dalla sorella Kerry Greenan all’Edinburgh News ed è stata ripresa da molti giornali britannici.
“Sono assolutamente distrutta e arrabbiata – ha detto la sorella -. Se il suo medico avesse capito prima di cosa si trattava, mio fratello sarebbe ancora qui. Se avesse fatto gli esami necessari, Ryan avrebbe potuto essere sottoposto alla chemioterapia, ma dopo tre mesi il cancro si era ormai diffuso, lo aveva devastato, e a quel punto non c’era ormai più niente che si potesse fare”. “Quando Ryan è andato dal dottore per la prima volta – ha raccontato Kerry – gli fu detto che era solo un problema di ansia e di reflusso e che era troppo giovane per poter pensare a un cancro perché aveva solo 35 anni. Lui ci ha creduto perché tutti gli dicevano che quel tipo di tumore colpiva solo gli anziani. E invece era arrivato al punto che non riusciva più neanche a inghiottire l’acqua e mangiava pochissimo”. Kerry ha lanciato così un appello invitando le persone a non affidarsi alla parola di un solo medico, se sentono che qualcosa non va, e a chiedere il parere di altri dottori ed esami specifici.