2001 – Elisa
Un 1998 senza storia (vince Annalisa Minetti, giovane e non vedente), un 1999 televisivamente rutilante (conduce Fabio Fazio con Laetitia Casta e il Nobel Renato Dulbecco, fra gli ospiti Gorbacev e gli U2) e musicalmente inerte, vincono Anna Oxa e, tra i giovani, Alex Britti, ma la canzone più emozionante, fuori concorso, è Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati, dedicata agli extracomunitari. È preceduta da una frase della “Lettera agli ebrei” di San Paolo: “Non dimenticate di essere ospitali con gli stranieri, perché alcuni hanno ospitato degli angeli senza saperlo”. Prevedibili i mal di pancia fascioleghisti, e infatti il leghista Borghezio protesta con il presidente della commissione di vigilanza Rai, il fascista Storace. Nel 2000, anno secondo dell’era Fazio, gli Avion Travel prevalgono (Sentimento) grazie alla giuria di qualità (fra gli altri, ne fanno parte Goran Bregovic e Dario Argento), nel voto popolare sono undicesimi. Tra gli emergenti ci sono Bersani, Gazzè, Irene Grandi, i Subsonica e i Tiromancino, tra i nuovi che sembrano antichi c’è il neomelodico Gigi D’Alessio. Nel 2001, via Fazio e dentro la Carrà (notevolissima la presentazione del trucido rapper bianco Eminem, ospite della kermesse: “È un ragazzo bisognoso d’affetto”), trionfa la friulana Elisa Toffoli, per brevità Elisa: finora aveva cantato in inglese, l’esordio italiano Luci (Tramonti a Nord Est) è farina del sacco di Zucchero, che ha scritto anche la canzone seconda classificata, Di sole e d’azzurro affidata a Giorgia.
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