Ripete che il Movimento 5 stelle è “sempre stato contro l’utilizzo dell’immunità“, ma quello di Matteo Salvini “è un caso specifico“. Nel giorno in cui alla giunta per le Immunità del Senato è attesa la memoria difensiva del ministro dell’Interno, Luigi Di Maio interviene ancora una volta per sottolineare come il M5s non ha ancora deciso come votare sulla richiesta di autorizzazione a procedere arrivata dal tribunale dei ministri di Catania. “Abbiamo superato tante volte criticità in questo governo, le supereremo ancora. Ma io sono molto tranquillo, i senatori stanno seguendo la procedura istruttoria. Noi siamo sempre stati contro l’utilizzo dell’immunità anche se questo è un caso specifico. Tutte le volte che si è scommesso sul fatto che il governo possa cadere la scommessa l’abbiamo vinta noi”, ha ripetuto il vicepremier alla fine del flash mob per il Restituion Day.
Il voto sul processo a Salvini sarà oggetto di uno scambio tra Lega e M5s con lo stop alla Tav come contropartita? “Il prossimo che ne parla lo querelo. Perché non sta né in cielo né in terra”, ha risposto Salvini. “Magari quella era la vecchia politica. Io sono assolutamente sereno e tranquillo ho fatto e farò il ministro dell’interno per difendere la sicurezza del Paese. La Tav come altre opere – ha detto ancora Salvini – secondo me servono. Non siamo al mercatino dove io ti do questo e mi dai quello. Come con le figurine Panini – ha concluso il ministro – mi dai Altobelli e ti do Beccalossi…”.
Una linea ripetuta anche dal sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia: “Ci troviamo di fronte a un caso nuovo. Per questo, vogliamo vedere prima le carte per poi prendere una posizione. Visto che si tratta di un fatto nuovo, bisogna fare degli approfondimenti in relazione a quelli che sono i fatti. Non si pone il problema di disconoscere la linea del governo, perchè l’azione dell’esecutivo è unitaria, come hanno dichiarato Conte, Di Maio e Toninelli”. La memoria difensiva di Salvini – che ha deciso di non intervenire di persona ma di inviare documenti scritti – è attesa entro stasera alla giunta per le Immunità. Non è escluso che il ministro dell’Interno possa allegare anche altri documenti, che il governo ha intenzione di presentare per sottolineare la responsabilità collegiale dell’esecutivo sulle scelte fatte per la vicenda della nave. Ad annunciarlo nei giorni scorsi era stato Mario Michele Giarrusso, senatore del M5s nella giunta. Oggi lo ripetono fonti della Lega. L’organo parlamentare si riunirà domani mattina, a Sant’Ivo alla Sapienza, alle 8.30, per esaminare le carte consegnate dal responsabile del Viminale.
Nel frattempo, a distanza di quasi sei mesi dello sbarco dei 177 migranti dalla nave Diciotti, la procura di Palermo ha chiuso l’indagine sui quattro presunti scafisti accusato di avere portato il barcone partito dalla Libia e diretto in Sicilia. Inizialmente i migranti a bordo del gommone erano 190 ma 13 di loro furono fatti sbarcare a Lampedusa e a bordo rimasero 177 persone. Da quella vicenda prese poi il via l’inchiesta della procura di Agrigento che aveva iscritto nel registro degli indagati Salvini, oggi accusato di sequestro di persona aggravato.