“Salvini deve fare un atto di responsabilità verso gli italiani sul Tav guardando i numeri non solo le parole. L’unica analisi costi benefici è quella del Ministero dei Trasporti”. Con queste parole il Sottosegretario di Stato Manlio di Stefano, ospite oggi a Milano del convegno “Il Mondo nel 2019” organizzato da Ispi, ha liquidato l’ipotesi di un’analisi costi benefici alternativa proposta da Salvini durante la visita del cantiere Tav a Chiomonte. “Oggi i cittadini italiani non hanno bisogno di spedire una mozzarella venti minuti prima in in Francia ma hanno bisogno dell’alta velocità in Sicilia o in Abruzzo“.

La frase sulle mozzarelle da parte del sottosegretario ha fatto infuriare le associazioni di settore. Dati alla mano – spiegano – l’export del settore del formaggi vale 2,8 miliardi di euro, la Cdp spinge per l’internazionalizzazione delle imprese, contro i falsi “parmesan” la battaglia è nazionale e insomma,”maggiore attenzione sarebbe gradita”.

L’invito è quello di leggere il settore per quello che vale e non farlo diventare solo facili battute. “La Francia -spiega all’Adnkronos Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte – per la mozzarella è la prima destinazione. Ne esportiamo 32 mila tonnellate all’anno. Ma non solo. Complessivamente ai francesi vendiamo 90mila tonnellate di formaggi all’anno su un totale di 400mila tonnellate esportate. Per noi quindi è un mercato importante”.

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