Nel 2011, quando era stato smascherato la prima volta, diceva: “Sono nato per fare il medico, è una passione che ho fin da piccolo. Ma la medicina non si impara solo sui libri”. Ieri, invece, fermato mentre tentava di andare in Ungheria, si è difeso così: “Dirò tutto al momento giusto, non sto scappando, non ho nulla da nascondere. Devo parlare con i miei avvocati e alla fine fornirò tutte le prove: non sono un falso medico e non mi piace essere definito così”. Diventa un caso la vicenda di Matteo Politi, il finto medico veneziano che operava come chirurgo plastico in Romania con in tasca solo la terza media.
Come riporta Il Corriere del Veneto, il 39enne di Marghera è stato fermato mercoledì mattina intorno alle 6 dalle guardie di frontiera romene di Vama Curtici. Il finto chirurgo stava lasciando Bucarest a bordo di un treno diretto a Budapest quando è stato intercettato e successivamente portato alla stazione di polizia. Sui social si faceva chiamare “Matthew Mode” e dispensava consigli su Facebook, dove scriveva :“È importante scegliere sempre il dottore migliore (e intendo #DrMatthewMode)”, “Un dottore di cui ti puoi fidare“.
“Posso confermare che è stato accusato in Italia di atti simili — ha detto alle televisioni Ionut Dana, il comandante di polizia del Settore 1 che sta lavorando sotto la supervisione del procuratore della Repubblica della Corte distrettuale — Per ora però è solo un sospettato”. Politi, infatti, con un passato da dipendente di un autonoleggio, aveva già provato nel 2010 a lavorare come finto medico in Italia e patteggiando la pena di un anno e mezzo davanti al gip di Verona l’anno dopo. In quell’occasione, una donna insoddisfatta di alcuni farmaci prescritti da Politi si era rivolta a un’amica vigilessa, che, insospettitasi, aveva coinvolto la polizia municipale della città scaligera.
Vantava titoli inesistenti, a partire dalla laurea, appesa in bella vista nel suo studio, ma falsa. In Romania, dove operava in cinque cliniche private, aveva destato più di qualche sospetto tra le infermiere, basite dal suo impaccio nei panni di medico chirurgo: un intervento di mastoplastica, normalmente di un’ora, era stato portato a termine in quattro ore. Per non dire delle sue goffaggini anche nel rispetto dei protocolli minimi della professione, come lavarsi le mani e indossare i guanti in lattice.
Alla fine è stato smascherato anche lì, dopo un’inchiesta giornalistica da parte di un quotidiano romeno. Poi, il tentativo di fuga, ultima delle sue peripezie. “Lo Stato romeno ha equiparato i miei diplomi, sono un dottore a tutti gli effetti e ho il diritto di praticare in Romania senza problemi”. Così si è difeso la sera prima del fermo, intervenendo a una trasmissione radiofonica, rifiutandosi però di rispondere a qualsiasi domanda relativa ai suoi studi e alle sue specializzazioni.
A quanto pare, fondamentale è stata la collaborazione tra le autorità romene e quelle italiane. “Abbiamo ricevuto diverse documentazioni dall’estero che dovremo analizzare”, ha detto il comandante. Finora comunque non ci sono state denunce di potenziali vittime del falso dottore. Una passione, quella per la medicina, che ora rischia di fargli passare diversi guai.
Scosso il padre di Politi, che vive a Marghera: “Non so niente, sono otto anni che non ci vediamo, ci sentiamo ogni tanto”. Prima di trasferirsi in Romania, Politi ha vissuto qualche anno a Londra. Il ministro della Sanità romeno Sorina Pintea ha avviato un’inchiesta con tanto di ispezione sulle cliniche che offrivano i servizi del finto medico e sulle stesse operazioni. “Ci sono cliniche che sono state contattate da questo signore ma che si sono rifiutate di avere le sue prestazioni perché non aveva un dossier completo”, spiega il ministro.