Ghemon convince, ma quando arriva Loredana Bertè sul palco non ce n’è per nessuno. E’ l’unica artista in gara ad aver ricevuto una standing ovation – più che meritata – da parte del pubblico in sala: ma riuscirà a conquistarsi almeno il podio? Intanto sui social divampa l’ironia: cosa conterrà la borsetta con cui si presenta sul palco? La risposta è semplice: il body pack degli ear monitor.
Il Baglioni Show (emh… Sanremo 2019) inizia con Noi no, un’altra hit del repertorio del Claudione Nazionale eseguita con un corpo di ballerini incappucciati. Ma c’è un retroscena: questa canzone stasera sarebbe dovuta essere stata cantata dai 22 Giovani esclusi dalla kermesse a dicembre. I cantanti sono stati convocati dalla Rai pochi giorni fa, in tanti hanno fatto sacrifici (tutti a spese proprie) per accorrere in città… e alla fine la Rai ha dato loro il benservito, annullando la loro partecipazione quando si trovavano già a Sanremo. Finita l’esibizione, Bisio e Raffaele raggiungono il centro del palco. Si vantano di essere entrati in trending topics in Norvegia.
LA GARA – L’inizio fa ben sperare. Già dai primi minuti di diretta si respira un clima più rilassato rispetto al debutto di ieri. I tre scherzano, ridono tra loro, si prendono in giro. Speriamo bene. Intanto, via alla gara. Achille Lauro rompe il ghiaccio, Einar segue a ruota. Bisio e Baglioni raggiungono il centro del palco per un monologo sulla punteggiatura, dove i punti o le virgole vengono sottolineati con sputacchi, versi strani e gesti. Avanguardia pure. “Quale canzone facciamo? Una bella, o una tua?”, chiede Bisio al dirottatore.
Siamo alla seconda canzone di Baglioni in mezz’ora di spettacolo. E meno male che quest’anno aveva promesso che non avrebbe abusato del suo repertorio. Il Volo cantano Musica che resta: sono più sportivi che mai, questo conferma la voglia di svecchiarli e renderli più “giovanili”. Gag di Virginia Raffaele sugli orchestrali. “Ci sono dei vip: Enrica Bonaccorti, il protagonista di Cast Away, Rossano Rubiconi”, scherza sulle somiglianze. “Ma cosa dici, non è Rubicondi, è un musicista del mio tour!”. “Ah c’è il conflitto di interessi pure qui!”, punzecchia Virginia. Segue Arisa, di nero vestita: sbaglia il testo, ma poi si riprende subito.
Bisio propone un monologhino (-ino perché non troppo di spessore) sugli odiatori che lo hanno pungolato durante la prima puntata. Legge: “Non guardiamo Sanremo perché gli italiani siamo razzisti e boicottiamo il parassiti” di Teresa. E gli dice: “Teresa, ti voglio già un po’ bene, potresti essere mia figlia: ti do un consiglio, rileggi sempre prima di cliccare invia”. Strappa un mezzo sorriso, ma forse neppure quello.
Baglioni omaggia Lelio Luttazzi, il musicista e compositore scomparso nel 2010 a Trieste: chiede uno sgabello per suonare al pianoforte, ma Virginia da dietro le quinte gli porta una poltrona elettrica. “Con questa non hai più dolori alla parte reumatica. Ti ricordi dopo il concerto di Verona? Hai saltato acquagim per due mesi”. Cantano Il mio tipo ideale, proprio di Luttazzi. Sulle ultime note, entra in scena super Pippo Baudo. Viene accolto da un’ovazione straordinaria. “Come si fa a rinunciare a questo affetto e a questo abbraccio?”, dice Pippo, che poi scappa con la Raffaele dietro le quinte. “Hai capito il pennellone?”.
Gli Ex-Otago abbracciano una gnocca a caso del pubblico, poi Virginia Bisio e Baglioni iscenano un nuovo sketch sulla somiglianza con la Famiglia Addams: ma è già stato fatto ieri, sono già finite le idee? Annamo bene. Toccherebbe a Ghemon, invece arriva Mengoni.
Ghemon convince, ma quando arriva Loredana Bertè sul palco non ce n’è per nessuno. E’ l’unica artista in gara ad aver ricevuto una standing ovation – più che meritata – da parte del pubblico in sala: ma riuscirà a conquistarsi almeno il podio? Intanto sui social divampa l’ironia: cosa conterrà la borsetta con cui si presenta sul palco? La risposta è semplice: il body pack degli ear monitor.
Baglioni annuncia l’apertura all’opera lirica. Qualcuno avrà pensato: “Oh, ci voleva proprio alle 23.20!”. Ma è solo uno sketch di Virginia Raffaele, che perlomeno diventa un pretesto per vederla vestita in maniera elegante e mozzafiato. “Da Festival”, insomma: finalmente. Lo sketch di Virginia in versione soprano buffo è “alto” e fin troppo autoreferenziale. Virginia è bravissima e lo sappiamo, ma non serve volerlo sottolineare a ogni occasione con performance che esaltano solo la propria duttilità che i desideri del pubblico. Il telespettatore medio aspetta le imitazioni di Belen, non questo.
Shade e Federica Carta sono gli ultimi in gara. Ma, ahinoi, la serata non è ancora finita: ora c’è infornata di ospiti infinita.
GLI OSPITI – Il primo ospite è Fiorella Mannoia, che è (inspiegabilmente, forse) al suo terzo Festival consecutivo. Canta prima il nuovo singolo Il peso del Coraggio, e poi Quello che le donne non dicono in duetto con Baglioni. “Ci conosciamo da bambini, forse era il 1972”, dice il conduttore. E ora condividono anche lo stesso manager, Ferdinando Salzano.
Nella scaletta ora è il momento dell’arrivo di Michelle Hunziker. Bisio fa credere che non ci sia, lei si collega telefonicamente: “Sto male, ho l’influenza. Niente di grave, ma sono a letto da tutto il giorno. Non sai quanto mi dispiace non essere lì. Cascasse il mondo ci sarò entro sabato”. Ma è solo il pretesto per uno sketch con Bisio: “Dai fai finta di scendere le scale in pigiama”. E ovviamente Michelle scende dalle scale con un bellissimo vestito “smontabile”, a cui poi toglie la gonna per rimanere in pantalone. Bisio e Michelle si esibiscono in un’esibizione canora in stile musica. Da questa ospitata c’è solo una certezza: funzionano di più Michelle con Bisio e Favino con la Raffaele, che Bisio e Raffaele insieme.
Marco Mengoni è il primo ospite internazionale di questo Festival lo porta proprio lui: è Tom Walker, che duetta con lui sulle note di Hola. Il cantante è visibilmente emozionato, e non fa nulla per nasconderlo. Poi, dopo la pubblicità, omaggia Lucio Battisti con Emozioni in duetto con Baglioni.
Pippo Baudo rientra sul palco e si gode nuovamente l’affetto del pubblico: “Grazie, mi candiderò alle presidenziali”, scherza. Poi si addentra nei suoi fantastici aneddoti (che staremmo ad ascoltare per ore) su Sanremo ’85, quando in gara si presentò un giovane Baglioni con Questo piccolo grande amore. E Claudione, mai sazio di proporci il suo repertorio, canta la sua hit. Poco importa se è mezzanotte inoltrata.
Da un monumento come Pippo, si passa agli scorretti e irriverenti Pio e Amedeo: che parabola! “A Milano eravamo noi gli immigrati, i tempi sono cambiati”, dicono con chiari riferimenti all’attualità politica. Il loro compenso sarà devoluto in beneficenza “a una onlus che si occupa della ‘benestanza’ di due famiglie: La mia e la sua”. Ci sono due comici alla conduzione, ma ci volevano Pio e Amedeo per farsi due sane risate. Come stiamo messi. Le battute migliori (o più scorrette): “Con tutti i soldi del canone che ho pagato, quello che prendiamo oggi è un rimborso spese”, “Mina è andata in Svizzera per non pagare le tasse, se uno con vuole comparire va a Campobasso”, “Rovazzi è il botulino della musica italiana”, “C’era Pippo Baudo nel camerino che abbracciava Vessicchio e gli diceva ‘Ci ripigliamo tutto quello che è nostro'”, “Un saluto a uno che ci ha lasciato: ciao Massimo Giletti che ci guardi da La 7“, “Bisogna mandare il cestino a tutti, per ingraziarseli. Noi li abbiamo mandati anche agli elettori del Pd, tanto erano meno dei candidati. Il Cavaliere ha detto che ci prova con le Europee, perché con le nordafricane gli è andata male”. Poi fanno dire al padrone di casa “prima gli italiani”: semplicemente geniali. Bravi, bravi, bravi: hanno sbancato e sono stati una piacevole sorpresa.
Bravi, bravi, bravi: hanno sbancato e sono stati una piacevole sorpresa. Anche Matteo Salvini, dal divano di casa sua, pare abbia apprezzato… nonostante le battute sui migranti e la politica: il vicepremier ha appena pubblicato sui social una foto al televisore con il trio Pio-Amedeo-Baglioni e la scritta “Evviva Sanremo”. Alla vigilia dell’inizio del Festival aveva detto: “So che non mi amano. Ormai quando faccio la doccia la mattina ascolto Questo piccolo grande amore”.
Virginia e Bisio (che non si vedevano sul palco da almeno mezz’ora) tornano solo per annunciare il prossimo ospite, che sarà felice di salire sul palco all’alba delle 00.34: è Riccardo Cocciante. Canta Bella, direttamente dal musical Notre-Dame de Paris. Ah, con lui sul palco c’è anche Giò Di Tonno, che torna a undici anni dalla vittoria del Festival con Colpo di fulmine. Cocciante si congeda poi cantando Margherita.Il premio alla carriera a Pino Daniele, consegnato alle figlie Cristina e Sara, viene sbattuto all’una di notte. Ma Baglioni si commuove: “Comunque tutti gli esseri umani vengono dal mare e prima o poi ci torneranno”.
LA CLASSIFICA. La serata si conclude con la classifica parziale secondo il voto della sala stampa. Nella parte “blu” (più alta) troviamo Daniele Silvestri, Arisa, Achille Lauro e Loredana Bertè. Nella parte “gialla” gli Ex-Otago, Il Volo, Ghemon e Paola Turci. Giù tra i “rossi” Federica Carta e Shade, Nek, Negrita ed Einar.
Foto: ©AndreaRaffin / KikaPress