Se uno sente S.U.N.S.H.I.N.E, di Rancore (e Dj Mike), gli viene da emozionarsi e capisce di trovarsi di fronte a un rapper che conosce italiano e fantasia. Così è per tanti altri suoi pezzi. Silvestri è Silvestri e ha fatto una scelta, azzeccata: presentarsi a Sanremo con una canzone non ammiccante, ma vera (lui, che di ritornelli forti e “paranzati” è maestro). Le parole, una storia. 8
Ex Otago. Dici, “è una vita che suono per locali, ho fatto anche cose niente male”. Poi aggiungi, “quest’anno vado a Sanremo”. E mentre lo dici sai che è in gioco “il grande salto”. Per tutta risposta, che fai? Porti un pezzo che passa veloce come un treno maglev, nemmeno te ne accorgi. 5 e 1/2
Quando uno legge le pagelle del Festival arriva sempre il momento ospite + commento “va be, ma non c’è paragone con i cantanti in gara”. Eccolo, è arrivato il momento anche qui. Mengoni (con Tom Walker) canta Hola e L’Essenziale (da solo). Poi l’omaggio a Battisti, con Baglioni. 8 e 1/2 e andiamocene a dormire.