Protestano per il mancato rispetto degli impegni aziendali per il rilancio della fabbrica e per il timore che la cassa integrazione non sia prorogata per quest’anno. Gli operai della Blutec e dell’indotto sono entrati nel municipio di Termini Imerese e hanno occupato l’aula consiliare del Comune. Sono passati quasi tre mesi dall’incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza dello stabilimento ex Fiat. Un tavolo in cui Blutec aveva proposto un nuovo piano industriale, nonostante l’inchiesta sull’utilizzazione del finanziamento pubblico da circa 21 milioni di fondi regionali vincolati a precisi investimenti industriali mai realizzati. Un piano concreto è atteso da anni, visto che dopo aver incassato i soldi pubblici, Blutec si è progressivamente rimangiata buona parte delle promesse fatte. Già l’ex ministro Carlo Calenda aveva ereditato lo spinoso caso dalle passate gestioni e aveva scelto di rimandare tutto passando così la patata bollente al governo gialloverde.
Ora i sindacati attaccano sia l’azienda che il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio. “Nonostante gli impegni assunti da Di Maio è tutto fermo. Chiediamo un incontro urgente al Mise, bisogna subito sbloccare il rinnovo della Cig e gli ammortizzatori in deroga per l’indotto”, sulla pagina della Uilm Palermo, il segretario Enzo Comella, che insieme ai lavoratori ha occupato il Comune di Termini Imerese. “Nonostante lo scorso gennaio sia stato firmato l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione dei lavoratori di Blutec e dell’indotto, abbiamo appreso che ci sarebbero delle perplessità da parte del governo nazionale alla firma del decreto. È inaccettabile”, afferma ancora Comella.
Blutec aveva proposto un nuovo cronoprogramma sull’occupazione dei lavoratori e sulle prospettive per il rilancio delle produzioni nello stabilimento ex Fiat. Ma ora gli operai sono di nuovo in mobilitazione. “È inaccettabile il silenzio calato sul piano di rilancio dell’area industriale. Vogliamo subito risposte”, aggiunge Comella.”Subito sblocco della cassa integrazione e incontro al Mise”, si legge in un tweet della Fiom. “Gli operai sono disperati, credo non si sia mai arrivati così in basso. Che il Ministro prenda posizione”, commenta il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta.