“Annamaria Franzoni è libera? Sono contento, mi fa piacere. Quando uno ha scontato la pena, è giusto che rientri nel contesto sociale. Io comunque ancora oggi ritengo che sia innocente senza ombra di dubbio”. Sono le parole pronunciate ai microfoni de La Zanzara (Radio24) da Carlo Taormina, ex difensore di Annamaria Franzoni, condannata nel 2008 a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele, dal 2014 agli arresti domiciliari a Ripoli Santa Cristina, sull’Appennino bolognese, e da ieri tornata in libertà.
“Mi pare che sono stato bravo, no?” – commenta Taormina – “Questa è la pena che ha avuto con la mia difesa. La Franzoni deve ancora pagarmi. Sono circa 400mila euro che devo avere. Adesso che succede? E che devo fare? Aveva la villetta di Cogne sulla quale avrei voluto fare il pignoramento, ma non è stato possibile. La rivendevo, che mi importa. La rivendevo all’asta dello Stato e buonanotte. Non posso neppure rivalermi sui suoi conti correnti, perché ho visto che non c’ha una lira. Praticamente m’ha fregato. Avere i soldi è una battaglia persa, perché la fregatura è totale“.
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