L’audizione si è svolta alla settimo piano nell’ufficio dell’ex procuratore, Armando Spataro. L’audizione del viceministro è durata 2 ore. Al termine i giornalisti sono stati allontanati e fatti uscire dal palazzo di giustizia dai carabinieri
È comparsa negli uffici della procura di Torino per essere sentita come persona informata sui fatti. Il viceministro Laura Castelli diventa testimone dell’inchiesta sulla presunta estorsione messa in atto dall’ex portavoce della sindaca, Luca Pasquaretta, ai danni della stessa Chiara Appendino. L’audizione si è svolta alla settimo piano nell’ufficio dell’ex procuratore, Armando Spataro. L’audizione del viceministro è durata 2 ore. Al termine i giornalisti sono stati allontanati e fatti uscire dal palazzo di giustizia dai carabinieri.
“Come ho detto dal primo momento, piena fiducia nella magistratura e piena disponibilità. Sono stata convocata come persona informata dei fatti e ho subito risposto, presentandomi dai magistrati. Altro non posso dire per evidenti motivi di riservatezza delle indagini in corso”, dice Castelli. Secondo le prime ricostruzioni investigative, dopo la fine del suo incarico di portavoce, Pasquaretta avrebbe esercitato pressioni sulla sindaca per ottenere un nuovo lavoro. A settembre ottenne una collaborazione con la stessa Castelli, che ha troncato il rapporto di lavoro la scorsa settimana non appena si sono sparse le prime notizie sull’esistenza dell’inchiesta. In mattinata, invece, i pm hanno ascoltato l’assessore al Commercio del comune di Torino, Alberto Sacco. L’assessore era già stato sentito come testimone la scorsa settimana. “Ho fornito precisazioni che l’altra volta non ero in grado di dare”, ha dichiarato.