“Reddito di cittadinanza? E’ un argomento serio, però, diciamoci la verità, per come presentano queste cose, uno avrebbe voglia di fare del sarcasmo. Ho visto questa sceneggiata che hanno fatto i 5 Stelle per presentare nientedimeno che la prima carta con tutta questa cerimonia. Era come se presentassero una reliquia“. E’ il commento del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo consueto appuntamento settimanale su Lira Tv, circa la presentazione del sito ufficiale del reddito di cittadinanza.
“Ho visto un lenzuolo, un telo che copriva questa teca della forma equivoca” – ironizza De Luca – “E dentro c’era questa scheda gialla. Poi hanno aperto il tabernacolo. Mi ha ricordato un vecchio sketch di Walter Chiari che citava il sarchiapone. Una volta che è stata scoperta quella teca, ho avuto l’impressione di vedere una di quelle palle di vetro con la neve dentro, che vendono alle bancarelle di San Pietro. Mi aspettavo che la muovessero più volte come una di quelle palle. Ma dico io: è proprio necessario fare tutte queste sceneggiate, tutte queste scemenze?”.
De Luca si sofferma anche sulla questione relativa al Tav Torino-Lione e all’analisi costi-benefici: “Qui siamo veramente al cabaret. Ma è tollerabile che forze politiche, che per 10 anni, saltando in piazza, si sono impegnate a invocare un’amministrazione trasparente, oggi si riducano al punto da nascondere i documenti pubblici? Quest’analisi non ce l’ha nessuno. Apprendiamo che ce l’hanno i francesi. Ma, Santo Dio, è possibile? E’ sconcertante. Toninelli dice che devono leggere quell’analisi prima i francesi? Non vorrei che aspettasse il completamento del programma di alfabetizzazione del Paese“.
E conclude: “Sono passati mesi. Il governo non sa niente, né il presidente del Consiglio, né i ministri. Il Parlamento italiano non conosce questa relazione. Ora la cosa è doppiamente ridicola, perché vorrei dire a Toninelli: che l’hai fatta a fare questa commissione, se avete già detto no al Tav da 10 anni? Peraltro, i 5 Stelle hanno utilizzato un argomento che è una pura stupidaggine, e cioè, anziché spendere soldi per l’Alta Velocità, usiamo quele denaro per fare tante piccole opere. Questa è una idiozia perché i 2/3 dell’opera sono finanziati direttamente dalla Ue. E la Ue ha finanziato quell’opera, non altri. Quindi, se non la fai, i soldi sono persi. In ogni caso, siamo nelle mani del ministro Toninelli e dei francesi. Speriamo che i francesi ci facciano arrivare una copia di questa benedetta analisi costi-benefici“.
Politica - 8 Febbraio 2019
Reddito cittadinanza, De Luca: “Presentazione una scemenza. Sembrava lo sketch comico di Walter Chiari sul sarchiapone”
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“Reddito di cittadinanza? E’ un argomento serio, però, diciamoci la verità, per come presentano queste cose, uno avrebbe voglia di fare del sarcasmo. Ho visto questa sceneggiata che hanno fatto i 5 Stelle per presentare nientedimeno che la prima carta con tutta questa cerimonia. Era come se presentassero una reliquia“. E’ il commento del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo consueto appuntamento settimanale su Lira Tv, circa la presentazione del sito ufficiale del reddito di cittadinanza.
“Ho visto un lenzuolo, un telo che copriva questa teca della forma equivoca” – ironizza De Luca – “E dentro c’era questa scheda gialla. Poi hanno aperto il tabernacolo. Mi ha ricordato un vecchio sketch di Walter Chiari che citava il sarchiapone. Una volta che è stata scoperta quella teca, ho avuto l’impressione di vedere una di quelle palle di vetro con la neve dentro, che vendono alle bancarelle di San Pietro. Mi aspettavo che la muovessero più volte come una di quelle palle. Ma dico io: è proprio necessario fare tutte queste sceneggiate, tutte queste scemenze?”.
De Luca si sofferma anche sulla questione relativa al Tav Torino-Lione e all’analisi costi-benefici: “Qui siamo veramente al cabaret. Ma è tollerabile che forze politiche, che per 10 anni, saltando in piazza, si sono impegnate a invocare un’amministrazione trasparente, oggi si riducano al punto da nascondere i documenti pubblici? Quest’analisi non ce l’ha nessuno. Apprendiamo che ce l’hanno i francesi. Ma, Santo Dio, è possibile? E’ sconcertante. Toninelli dice che devono leggere quell’analisi prima i francesi? Non vorrei che aspettasse il completamento del programma di alfabetizzazione del Paese“.
E conclude: “Sono passati mesi. Il governo non sa niente, né il presidente del Consiglio, né i ministri. Il Parlamento italiano non conosce questa relazione. Ora la cosa è doppiamente ridicola, perché vorrei dire a Toninelli: che l’hai fatta a fare questa commissione, se avete già detto no al Tav da 10 anni? Peraltro, i 5 Stelle hanno utilizzato un argomento che è una pura stupidaggine, e cioè, anziché spendere soldi per l’Alta Velocità, usiamo quele denaro per fare tante piccole opere. Questa è una idiozia perché i 2/3 dell’opera sono finanziati direttamente dalla Ue. E la Ue ha finanziato quell’opera, non altri. Quindi, se non la fai, i soldi sono persi. In ogni caso, siamo nelle mani del ministro Toninelli e dei francesi. Speriamo che i francesi ci facciano arrivare una copia di questa benedetta analisi costi-benefici“.
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Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Da due o tre giorni avevamo capito che eravamo quasi arrivati alla conclusione di questa vicenda". Lo ha detto Antonio Tajani a Porta a Porta sulla liberazione di Cecilia Sala.
"Stamattina l'ambasciarice è andata al carcere per la visita consolare e le hanno detto la visita è annullata per una buona notizia, l'ambasciarice ha capito e mi ha telefonato", ha raccontato il ministro degli Esteri spiegando tra l'altro: "Anche la famiglia è stata eccezionale, la mamma e il papà ci hanno dato una mano".
"La Santa Sede non ha dato una mano in maniera operativa ma c'è sempre stato sostegno. Ma non c'è stato un intervento del Vaticano", ha spiegato Tajani.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Fermo restando che la mia posizione di condanna è assoluta per alcuni gesti apologetici, avendo conosciuto quei ragazzi, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, i primi due uccisi da terroristi ai quali non si è mai dato un nome, esprimo il rammarico per il fatto che la Procura della Repubblica di Roma in 45 anni non abbia mai aperto una seria inchiesta sulla strage di Acca Larenzia". Il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervenendo nell’aula del Senato.
"Noi chiediamo la verità su tante vicende italiane. Nei giorni scorsi, si è saputa una possibile verità sull’omicidio di stampo mafioso di Piersanti Mattarella a Palermo. Ma sulla strage di Acca Larenzia le tracce ci sono, perché la mitraglietta Skorpion che uccise Bigonzetti e Ciavatta poi è stata utilizzata anche successivamente dalle Brigate Rosse -ha detto ancora Gasparri-. Quelli che ieri, sbagliando, hanno fatto i saluti romani non inneggiavano alle Brigate Rosse ma ricordavano, con una ritualità che io non condivido, dei militanti di un partito politico, non di terroristi".
"Mentre le Brigate Rosse sono quelle che hanno usato la mitraglietta Skorpion per uccidere Bigonzetti e Ciavatta, poi Lando Conti, ex sindaco di Firenze, e il professor Ruffilli che era un professore impegnato nella Democrazia Cristiana. Quindi quell'arma e chi l’ha usata è transitato nelle Brigate Rosse", ha proseguito l'esponente di FI.
(Adnkronos) - "Basterebbe un’inchiesta per capire quali gruppi della periferia di Roma sud e dell’estrema sinistra hanno fatto questo transito. C’è un libro di un giornalista che si chiama Nicola Rao che ha descritto queste vicende ed è una vergogna che la Procura della Repubblica di Roma non abbia mai fatto un'inchiesta seria. Io l'ho detto pubblicamente a Lo Voi e lo dico a tutti i Procuratori del passato. La magistratura evidentemente non ha voluto la verità su quella vicenda. Protesto, quindi, per le verità mancate di una pagina di storia italiana tragica", ha concluso Gasparri.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Ho voluto partecipare in collegamento all'evento 'Comunità democratica' perché il partito cattolico è anacronistico, c'è bisogno di cominciare a discutere largamente di politica, di programmi, a far partecipare le persone e soprattutto di far diminuire l'astensione". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"C'è bisogno di cominciare a discutere, sono due anni che non si fa nel Paese. Queste iniziative sono benedette, penso che Schlein lo sappia", ha aggiunto Prodi proseguendo: "Deciderà Ruffini se entrare in politica o no. E' un uomo di qualità e dipenderà dalla rete che riuscirà a costruire. E' stato talmente bravo a combattere l'evasione fiscale che il Paese gli dovrebbe essere grato".
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Trump non vuole l'Europa coesa. Tratta Paese per Paese ed esercita su ciascuno una pressione particolare. Il problema è che Meloni non può essere portavoce o simbolo dell'Europa unita, Trump non lo permetterà mai". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"Trump e Musk ne dicono di tutti i colori e attaccano dall'interno i Paesi intervenendo; è il solito quadro: Trump imprevedibile. Prevedo un grande cambiamento. E' finita la globalizzazione economica e Trump tenta quella politica: l'intervento negli affari interni di tutti i Paesi", ha aggiunto.
"La cosa strana è che mentre oggi c'è stata una reazione dell'Onu sulle sue dichiarazioni, non ne ho viste da parte dell'Unione europea. Il problema è che un'UE divisa come oggi non riesce a formare una volontà politica comune; la presidente della Commissione deve mediare e non vuole rompere l'equilibrio. Non dice niente delle interferenze di Trump in Germania, in Gran Bretagna, in Italia. Il sovranismo si ferma all'obbedienza", ha detto ancora Prodi.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Su Starlink, l'accordo col governo gli darebbe in mano tutti i dati che riguardano il nostro Paese. E' il momento che il governo decida se dare in mano ad altri la propria vita". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"Il vantaggio di Musk è che ha a disposizione una tecnologia pronta e potente. Non so se il governo firmerà, ma queste cose vanno fatte con una prudenza enorme e garanzie che non credo il nostro esecutivo sia in grado di ottenere. Così come sembrano essere le cose, io non firmerei. E l'idea che il rappresentante di uno Stato come è Musk si impadronisca di una realtà fondamentale di un altro Paese è un rischio enorme per la democrazia", ha aggiunto Prodi.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Su Belloni, posso dire che è proprio brava, una servitrice dello Stato leale nei confronti del Paese e con capacità personali. Non ho la minima idea se verrà eventualmente coinvolta nelle istituzioni europee. Lei ha detto di no, ma queste cose devono maturare nel tempo. Ha le energie e le capacità, vedremo". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Esprimo la mia felicità vera per il ritorno di Sala, la stessa che ho provato quando liberammo il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo in condizioni analoghe". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"Queste contrattazioni sono sempre molto complesse. Certamente c'è stato da Trump una specie di permesso o di tacito consenso. A differenza della mia esperienza, noi gioimmo tutti insieme, col ministro degli Esteri, il governo e anche i servizi. C'era anche la dottoressa Belloni, che aveva organizzato la liberazione; oggi è sembrato un evento molto solitario, solo della Meloni", ha aggiunto Prodi.