“Gli italiani sono morti dal ridere”. E ancora: “Come distrarre l’attenzione quando si è incapaci”. Ma pure: “Il re si è arrabbiato”. E: “Fino a dove si può arrivare a questo punto?”. Chiudono: “Non gli facciamo la guerra, sono nostri amici anche se sono governati momentaneamente da dei fascisti”. Più di ventiquattro ore dopo lo strappo diplomatico tra Italia e Francia, con il richiamo dell’ambasciatore francese a Roma, tante le reazioni online anche sul fronte francese. E sulla pagina Facebook di Le Monde, molti dei commenti agli articoli sull’Italia prendono a pretesto lo scontro tra i due governi per prendersela con il presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Reazioni simili a quelle espresse dai gilet gialli che contestano il governo Philippe ormai da mesi. Intanto, secondo un sondaggio Ifop pubblicato oggi dal giornale “Marianne”, se si votasse oggi in Francia per le presidenziali, ci sarebbe un nuovo ballottaggio fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen che sarebbe vinto dal leader di En Marche con il 56% delle preferenze contro il 44%.
Di fronte allo strappo diplomatico tra Francia e Italia, i commentatori hanno avuto varie reazioni, rilanciando molto spesso sulla politica francese e i rapporti con l’Africa. “Perché la Francia”, ha scritto ad esempio Arnaud Devanembras, “non ha avuto una reazione simile, o più forte quando è scoppiato lo scandalo delle intercettazioni Nsa, fatto che era molto più grave di qualche provocazione di un Paese confinante e che fa parte dell’Unione europea?”. Così anche Peter Anri: “Per quanto riguarda lo sfruttamento delle ricchezze dell’Africa e il sostegno ai regimi corrotti, bisogna essere ciechi per non vedere. Con rispetto ai cittadini francesi che sono contro questa politica devastatrice e che provoca l’immigrazione degli africani”.
Per Armelle Bellache, “gli italiani” di fronte alla notizia “sono morti dal ridere”. Poi Yahia Boumaza: “L’Italia fa le vere domande, questo disturba la Francia di Macron”. Philippe Smette scrive: “Come distogliere l’attenzione quando si è incapaci”. Per Ubuntu Osiris Balou “Le Monde deve almeno avere l’onestà di dire che è stato Macron a cominciare questa provocazione”. Pirit Musti scrive: “Che vergogna, il re si è arrabbiato quando gli italiani parlano con i gilet gialli, ma non esita a mescolarsi degli affari di tutti i Paesi. Come quando il re Macron sostiene l’opposizione in strada in Venezuela, ma manganella e uccide il popolo francese che manifesta da mesi. Più arrogante e ipocrita non ne troverai”. Mentre Gérard Teilhol chiude: “Basta, va bene così. Non faremo la guerra all’Italia. Gli italiani sono nostri amici anche se sono governati momentaneamente da fascisti”.