Il caso della nave Aquarius, accusata di “traffico illecito di rifiuti”, finisce in Cassazione. Dopo che ieri il tribunale del riesame di Catania ha smontato l’accusa, la Procura della città siciliana, diretta da Carmelo Zuccaro, ha presentato il ricorso. La sentenza di venerdì ha annullato il decreto del Gip che disponeva il sequestro di 200mila euro da due conti correnti intestati a Francesco Giannino, titolare della Mediterranean shipping agency di Augusta (Siracusa), indagato nell’ambito dell’inchiesta Borderless, sulla gestione di rifiuti da navi di Ong. Secondo la Procura, però, il provvedimento del Riesame “è autocontraddittorio”.
Quattro mesi fa il procuratore Zuccaro aveva disposto anche il sequestro della stessa nave, usata da Medici senza frontiere e Sos Mediterranèe per le missioni di soccorso nel Mediterraneo. Una misura mai eseguita perché la nave era già ferma nel porto di Marsiglia. L’inchiesta, secondo la procura, aveva evidenziato sia il traffico che lo smaltimento illecito dei rifiuti e aveva portato, alla fine, al sequestro di alcuni conti correnti.
“Dalle relazioni si evince che l’unica malattia infettiva riscontrata dalle autorità marittime era la scabbia, patologia in relazione alla quale il problema dei liquidi biologici non poteva porsi – scrivono i giudici del Riesame nella motivazione della sentenza – Ma gli indumenti a rischio di contaminazione da agenti patogeni e gli scarti alimentari non potevano essere raccolti in modo indifferenziato”. Un illecito sanzionabile quindi con una contravvenzione. “Esiste la ritenuta potenziale infettività dei rifiuti derivanti dalle operazioni di salvataggio (nello specifico vestiti e biancheria intima) che dunque avrebbero dovuto essere riferiti come rifiuti sanitari a rischio infettivo o sanitari pericolosi, tuttavia è insussistente il contestato reato di traffico illecito di rifiuti”, proseguono nel provvedimento il presidente Sebastiano Mignemi e dalla relatrice Laura Benanti, specificando che le attività di smaltimento erano “difficilmente classificabili alla stregua di attività organizzate”.
Nell’udienza davanti ai giudici del Riesame, la difesa di Giannino aveva sostenuto che erano state “travisate le conversazioni nelle quali Giannino era stato interlocutore diretto” e che “non era vero che Aquarius non avesse mai conferito rifiuti sanitari” ma anche che “illegittimo era stato il metodo di calcolo del presunto illecito profitto”. Il riesame, infatti, ha ritenuto illegittima anche la formula utilizzata per calcolare il profitto, basata su una norma della Convenzione Marpol.
Giustizia & Impunità
Aquarius, procura di Catania ricorre in Cassazione dopo sentenza del Riesame: “È provvedimento autocontraddittorio”
Ieri i giudici hanno escluso l'esistenza di un "traffico illecito di rifiuti", annullando il decreto del Gip che disponeva il sequestro di 200mila euro da due conti correnti intestati a Francesco Giannino, titolare della "Mediterranean shipping agency" di Augusta (Siracusa). Quattro mesi fa la decisione del procuratore Carmelo Zuccaro che aveva disposto anche il blocco della nave, mai applicato perché già ferma nel porto di Marsiglia
Il caso della nave Aquarius, accusata di “traffico illecito di rifiuti”, finisce in Cassazione. Dopo che ieri il tribunale del riesame di Catania ha smontato l’accusa, la Procura della città siciliana, diretta da Carmelo Zuccaro, ha presentato il ricorso. La sentenza di venerdì ha annullato il decreto del Gip che disponeva il sequestro di 200mila euro da due conti correnti intestati a Francesco Giannino, titolare della Mediterranean shipping agency di Augusta (Siracusa), indagato nell’ambito dell’inchiesta Borderless, sulla gestione di rifiuti da navi di Ong. Secondo la Procura, però, il provvedimento del Riesame “è autocontraddittorio”.
Quattro mesi fa il procuratore Zuccaro aveva disposto anche il sequestro della stessa nave, usata da Medici senza frontiere e Sos Mediterranèe per le missioni di soccorso nel Mediterraneo. Una misura mai eseguita perché la nave era già ferma nel porto di Marsiglia. L’inchiesta, secondo la procura, aveva evidenziato sia il traffico che lo smaltimento illecito dei rifiuti e aveva portato, alla fine, al sequestro di alcuni conti correnti.
“Dalle relazioni si evince che l’unica malattia infettiva riscontrata dalle autorità marittime era la scabbia, patologia in relazione alla quale il problema dei liquidi biologici non poteva porsi – scrivono i giudici del Riesame nella motivazione della sentenza – Ma gli indumenti a rischio di contaminazione da agenti patogeni e gli scarti alimentari non potevano essere raccolti in modo indifferenziato”. Un illecito sanzionabile quindi con una contravvenzione. “Esiste la ritenuta potenziale infettività dei rifiuti derivanti dalle operazioni di salvataggio (nello specifico vestiti e biancheria intima) che dunque avrebbero dovuto essere riferiti come rifiuti sanitari a rischio infettivo o sanitari pericolosi, tuttavia è insussistente il contestato reato di traffico illecito di rifiuti”, proseguono nel provvedimento il presidente Sebastiano Mignemi e dalla relatrice Laura Benanti, specificando che le attività di smaltimento erano “difficilmente classificabili alla stregua di attività organizzate”.
Nell’udienza davanti ai giudici del Riesame, la difesa di Giannino aveva sostenuto che erano state “travisate le conversazioni nelle quali Giannino era stato interlocutore diretto” e che “non era vero che Aquarius non avesse mai conferito rifiuti sanitari” ma anche che “illegittimo era stato il metodo di calcolo del presunto illecito profitto”. Il riesame, infatti, ha ritenuto illegittima anche la formula utilizzata per calcolare il profitto, basata su una norma della Convenzione Marpol.
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Putin: “Obiettivi vicini. Zelensky illegittimo, dovevo attaccare prima”. Il presidente ucraino: “Garanzie Ue insufficienti, Trump uomo forte”
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "La Corte di Cassazione ha stabilito in maniera chiara e netta che la competenza di decidere se un Paese è o meno sicuro spetta al governo. Quindi non i singoli giudici. La conferma che il governo Meloni aveva ragione e che le sentenze con cui i giudici hanno annullato i trasferimenti in Albania dei migranti sbarcati illegalmente sulle nostre coste erano sbagliate. Cosa diranno adesso Schlein e gli altri esponenti delle opposizioni, insieme alla grancassa dei loro house organ, dinanzi a questa sentenza che decreta il loro ennesimo fallimento? Per quanto ci riguarda continuiamo ad andare avanti, consapevoli che tutta l’Europa guarda all’Italia come un modello nel contrasto all’immigrazione illegale”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "Hai fatto la cosa giusta". Così, su Twitter, Elon Musk replica al commento che Matteo Salvini aveva fatto al post del patron di Tesla sul caso Open arms.
Roma 19 dic (Adnkronos) - "I delinquenti sono quelli che vogliono Salvini in galera". Lo scrive sui social Francesco Storace.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "Sono contento che abbiano assolto Renzi, che non finisca in galera. Io voglio vincere le elezioni perchè la gente ci dà fiducia, non perchè arrestano tutti gli altri". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta social.
Roma 19 dic (Adnkronos) - - "Se mi dichiareranno innocente sarò felice per i miei figli e perchè ho fatto il mio lavoro. Se mi dichiareranno colpevole sarò felice lo stesso, non mi pento assolutamente di nulla, ho difeso da immigrati clandestini e trafficanti il mio Paese. Sarebbe un problema per l'Italia e gli italiani, con un ministro che bloccava gli sbarchi condannato immaginate voi trafficanti, scafisti e delinquenti dove verrebbero e porterebbero questi disperati". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta social alla vigilia della sentenza del processo Open Arms.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "Chi non rischia, chi non va oltre l'ostacolo, non va da nessuna parte. Io, da 51enne, comunque vada sarò orgoglioso di quello che ho fatto". Lo ha detto Matteo Salvini in una diretta social alla vigilia della sentenza su Open Arms.
"Se mi assolvono ho fatto il mio dovere e bye bye sinistra. In in caso di condanna ricorreremo in appello, la riterrei una profonda ingiustizia e un danno non a me ma al Paese", ha spiegato il ministro dei Trasporti proseguendo: "Mi stanno arrivando migliaia di messaggi, ho preso l'aereo e tanti ragazzi mi hanno detto non mollare, bravo. Sono felice".
"Paura zero, mi sento come la canzone di Venditti 'Notte prima degli esami', mi sento orgoglioso e felice di quello che ho fatto. Domani è la sentenza di primo grado, poi c'è l'appello e la Cassazione. Tolgo qualche gioia a chi mi augura il male, se mi condannano farò ricorso e continuerò a fare il mio lavoro", ha proseguito Salvini.
Roma, 19 dic (Adnkronos) - "A me pare di poter dire, non temendo di essere smentita, che senza Nino Andreatta i cattolici democratici, dopo il terremoto della Prima Repubblica e il tracollo della Dc, probabilmente non avrebbero maturato la scelta del centrosinistra. E soprattutto che senza di lui non avrebbe visto la luce l’Ulivo, che io considero davvero una grande 'invenzione' politica". Lo ha detto Anna Ascani, cicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo alla presentazione del numero della rivista 'Arel' su Nino Andreatta.
"E non parlo di forma, di contenitore, ma di idealità, della possibilità che Andreatta e altri videro e perseguirono, di unire le culture popolari e riformiste di centro e di sinistra chiudendo la lunga stagione che le aveva viste contrapposte e, ancora più importante, di consentire attraverso la 'contaminazione' tra cultura cattolico-democratica, socialista, laica, ambientalista la nascita del Partito democratico. Non sarei qui oggi, non saremmo qui in tanti, senza la visione di Nino Andreatta e di chi allora credette in quella scommessa", ha aggiunto.