“Più fondi al sud? No, ci vuole l’impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole”. Così ieri, venerdì, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti (Lega), durante la visita ad Afragola, in provincia di Napoli, ha risposto alla domanda di un cronista di Nano.tv che chiedeva se servissero più soldi per recuperare il gap con le scuole del Nord. Parole che non sono passate inosservate, tanto da scatenare le critiche, in primis quelle di Luigi de Magistris e degli esponenti del Movimento 5 stelle della Campania, per quell’affermazione considerata “sprezzante” nei confronti del Mezzogiorno. Dopo gli attacchi è arrivata anche la replica dello stesso ministro che ha parlato di “frase estrapolata” e rivendicato il lavoro fatto fino ad oggi al Sud: “Credo che i fatti parlino da soli”. Ma per il vicepremier Luigi Di Maio non basta: “Se un Ministro dice una fesseria sulla scuola, chiede scusa. Punto”. Con la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, che gli fa eco: “Non si accampino sterili giustificazioni. Abbiamo un contratto da rispettare in cui ci siamo impegnati a colmare il divario, in ogni settore, tra Nord e Sud. Concordo pienamente con Luigi: le scuse sono l’unica strada per placare le polemiche”.
E la tensione tra Lega e M5s si è riflessa anche all’interno del ministero dell’Istruzione, con Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano, rispettivamente viceministro e sottosegretario, che hanno voluto sottolineare come studenti e professori del Sud siano “esempi di eccellenza e coraggio“. Tanto che poi è voluto intervenire anche l’altro vicepremier, Matteo Salvini, per tentare di smorzare i toni: “I fatti sono più forti di qualsiasi polemica. Questo governo, ha detto, “sta facendo tantissimo per la gente del Sud, investendo in soldi e uomini, dalla sicurezza alla scuola, dalle pensioni al reddito dalla lotta alla mafia alla difesa dell’agricoltura, quello che non aveva mai fatto nessuno“.
La difesa di Bussetti: “Discorso più ampio” – “È un video decontestualizzato che sta girando sul web e viene usato per rappresentare un Ministro ostile al Mezzogiorno, alle sue donne e ai suoi uomini. E io non lo sono. Sarebbe ridicolo pensarlo”, si è difeso Bussetti in un post su Facebook. “Una mia frase è stata estrapolata per farla sembrare un attacco. Faceva parte di un discorso più ampio”, sostiene il ministro. Nel messaggio poi l’esponente della Lega rivendica anche il lavoro fatto fino a oggi al Sud: “Conosco benissimo sacrifici di migliaia di insegnanti spostati al Nord, a centinaia di chilometri dalle proprie case. Da Provveditore ne ho incontrati tanti. Conosco le realtà di eccellenza che sono al Sud, nella Scuola come nell’Università e nella Ricerca – ha proseguito – Al Sud servono fondi, certo. Come ovunque. Ne sono consapevole. Ma so anche che da soli non bastano. È quello che ho detto ieri. Occorre anche credere in se stessi, lottare, rimboccarsi le maniche. Bisogna saper utilizzare meglio le risorse economiche”, ha scritto. Per poi concludere: “Tutto si può dire tranne che io sia un Ministro che guarda con disprezzo al Sud. Credo che i fatti parlino da soli”.
La replica di Di Maio: “Chieda scusa” – Immediata la risposta del vicepremier Luigi Di Maio che è intervenuto con un post su Facebook. “Se un Ministro dice una fesseria sulla scuola, chiede scusa. Punto. Venire in una delle aree più in difficoltà d’Italia a dire – usando il “voi” – che per ridurre il gap nelle scuole del sud “vi dovete impegnare di più” farebbe girare le scatole anche ad un asceta. Figurarsi gli insegnanti! Caro Marco, siamo noi al Governo che evidentemente dobbiamo impegnarci sempre di più. Soprattutto sulla scuola, che richiede interventi storici per le condizioni veramente indegne in cui versano tante strutture”.
“Bisogna iniziare a eliminare le ‘classi pollaio‘, quelle dove alunni e insegnanti sono costretti a fare lezione in 30 in un’aula, una piaga in particolare del sud. Questo è un modo anche per valorizzare le competenze degli insegnanti, oltre a fare stare meglio i ragazzi – ha continuato il leader del Movimento – Ed è solo il primo dei disegni di legge che dobbiamo portare a casa nei prossimi mesi. I miliardi di euro che abbiamo stanziato nel 2019 per l’edilizia scolastica devono essere solo l’inizio. I fondi per nuovi laboratori devono almeno raddoppiare. Quindi impegniamoci di più come Governo“, ha concluso.
La nota di Fioramonti e Giuliano – “Il Sud Italia, oltre che per le sue bellezze paesaggistiche e naturali, è noto per la sconfinata ricchezza intellettuale dimostrata quotidianamente da studenti e docenti, spesso costretti a lavorare in condizioni proibitive, eppure capaci di far emergere eccellenze in ambito scientifico, letterario, medico, artistico e accademico. Vogliamo credere che il ministro Bussetti nell’auspicare maggior impegno da parte del Sud, sottintendesse quanto siano stati finora straordinari proprio l’impegno, il lavoro e il sacrificio di tutti gli operatori della filiera scolastica e universitaria del meridione, autentici eroi civili, altissimi rappresentanti di uno Stato che non sempre ha saputo tutelare adeguatamente queste zone dalla criminalità e dal disagio sociale“, affermano in una nota congiunta Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano, rispettivamente viceministro e sottosegretario all’Istruzione.
Le critiche di De Magistris e M5s Campania – A criticare per primo Bussetti è stato il sindaco di Napoli che ha pubblicato il video con scritto: “Questo è il ministro dell’istruzione del governo del cambiamento. Parole di chi non conosce storie e fatti e, quindi, ignorando il Sud è un ministro dell’ignoranza. Tono e sguardo evidenziano il suo disprezzo per le nostre terre. Provo vergogna per come sta cadendo in basso il nosto Paese”. Anche i consiglieri del Movimento 5 stelle della Campania hanno subito preso le distanze, invitando il ministro a chiedere scusa con una nota dai toni molto duri.”Le parole pronunciate a Caivano dal ministro Bussetti, oltre a offendere la Campania e l’intero Sud, ledono profondamente la dignità di una categoria, quella dei docenti della nostra terra, che da decenni rappresenta una risorsa preziosa proprio per le regioni del Nord. Professionisti che con sacrificio e senso del dovere, ovunque abbiano lavorato, anche a migliaia di chilometri da casa, hanno trasmesso ai loro studenti i valori, la conoscenza e la cultura che hanno reso grande il Sud e l’intero Paese – aggiungono i consiglieri – Offendendo loro, Bussetti ha offeso tutti gli studenti e i tanti lavoratori e professionisti che questi meravigliosi insegnanti hanno accompagnato nel loro percorso didattico. Uomini e donne che l’hanno girato in lungo e in largo l’Italia, lontano dalle loro famiglie, dai loro figli, verso i quali Bussetti dovrebbe mostrarsi soltanto grato. Prima di rimettere piede un’altra volta in Campania o in qualunque altra regione del Sud, dovrebbe recitare un profondo mea culpa e scusarsi con l’intera categoria di insegnanti. Altrimenti dimostra di non essere degno della poltrona su cui oggi siede”
Sul caso è intervenuta anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati e parlamentare di Forza Italia. “Impegno e sacrificio’ invece di risorse e investimenti sull’edilizia scolastica e sul capitale umano, cioè gli insegnanti? Scherziamo? Le dichiarazioni del ministro della Pubblica istruzione Marco Bussetti sono offensive per l’intero Sud e, pertanto, irricevibili. Non le accetteremmo da nessuno – aggiunge Carfagna – men che meno dall’esponente di un governo che col suo progetto,sbagliato, scritto male, di autonomia per le Regioni del Nord impoverirà ulteriormente di servizi quelle aree del Paese, come la Campania, dove già ce ne sono meno”.
Il video è di Nano.tv