I VINCITORI – La vittoria è a sorpresa: è Mahmood ad aggiudicarsela con Soldi, che intanto è anche il brano più trasmesso in radio. Secondo Ultimo, terzi Il Volo. Lui è incredulo e un po’ anche noi, ma il brano funziona indubbiamente. Ora resta da capire se accetterà di rappresentarci a Tel Aviv per l’Eurovision 2019. Intanto si esibisce nuovamente. Sanremo 2019 finisce così. Non si è fatta attendere la replica del vicepremier Matteo Salvini che ha subito commentato il podio su Twitter:
#Mahmood…………… mah…………
La canzone italiana più bella?!?
Io avrei scelto #Ultimo, voi che dite?? #Sanremo2019 pic.twitter.com/jpflaSLF7c— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 febbraio 2019
I primi premi. Daniele Silvestri con Argento Vivo vince il premio della critica Mia Martini, il premio della sala stampa Lucio Dalla e il premio Sergio Bardotti al miglior testo. Tris per lui. Simone Cristicchi vince il premio Sergio Endrigo alla migliore interpretazione e il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale. Ultimo si porta a casa il premio Tim Music per il brano più ascoltato in streaming. Neanche un riconoscimento a Loredana Bertè.
LA CLASSIFICA – Livio Cori e Nino D’angelo ultimi, Einar 23esimo, Anna Tatangelo 22esimo, Patty Pravo e Briga 21esimi, Negrita 20esimi, Nek al 19esimo, Federica Carta e Shade al 18esimo, The Zen Circus al 17esimo, Paola Turci al 16esimo. Fischi dal pubblico. Francesco Renga al 15esimo, Motta al 14esimo, Ex-Otago al 13simo, Ghemon al 12esimo, Goomdabash al 11esimo. Ancora fischi. Bisio: “Ma volevate tutti ai primi posti?”. Nigiotti al decimo, Achille Lauro al nono, Arisa all’ottavo, Irama al settimo, Silvestri al sesto, Cristicchi al quinto, Bertè al quarto. Ancora tantissimi fischi. I conduttori in difficoltà. Bisio urla: “Bastaaa!”. Il podio è composto da Mahmood, Ultimo, Il Volo. E il pubblico invoca “Loredana, Loredana, Loredana”. Bisio si prende una libertà: “Il teatro Ariston stasera ha eletto Loredana“. Baglioni stizzito: “Un po’ di rispetto, i cantanti erano 24 e tutti hanno diritto a essere ascoltati. Le tre giurie hanno votato così”.
A stemperare la situazione, ancora particolarmente tesa in sala a causa del malumore del pubblico, arriva il Mago Forest. E riesce nell’impresa di distendere il clima, anche se ci si chiede se sia il momento giusto per uno sketch del genere. Il pubblico vuole vedere i finalisti, mica il gioco delle tre carte. “Ragazzi io devo lasciare la camera entro le 11 domani mattina”, dice essendo l’una di notte inoltrata. Bisio probabilmente non era d’accordo con la scaletta. “Se il prossimo anno tornerai fatti promettere di arrivare un po’ prima”, dice a Forest. Poi, senza un vero motivo, Baglioni canta Vengo anch’io con Anna Foglietta e Melissa Greta Marchetto del DopoFestival.
LA GARA – Di bianco vestito, elegantissimo, Claudio Baglioni entra in scena con E adesso la pubblicità. Prima di dare il via a questa lunghissima finale, la fine è prevista all’1.28 (qui la scaletta della serata), il dittatore artistico ruba qualche minuto al concorso per fare un personale bilancio. “Ho tanti anni di carriera e un po’ di polvere sulle spalle, stavolta c’è stato uno scuotimento particolare e di questo devo ringraziare tutti. Nessuno è perfetto. Non sai mai se in questo Festival c’è stato troppo spettacolo o troppo concorso, nessuno saprà cosa avremmo potuto fare di meglio, ma vi giuro che abbiamo fatto tutto il possibile. C’è qualcuno che ha vinto: la musica e le speranze di tanti giovani”. Elegantissimi anche Bisio e la Raffaele, con quest’ultima che ricorda Jessica Rabbit.
Il primo è Danielone Silvestri: non vincerà, ma perlomeno il premio della critica se lo becca tutto con Argento Vivo. Davvero un bel brano. Claudio Bisio viene in soccorso ai tecnici del palco con uno sketch moscino. “Il mio Sanremo finisce stasera”: meno male. Così legge un elenco di ringraziamenti: “Grazie al personal trainer per aver lavorato alla mia forma fisica ma la prossima volta non sentiamoci via mail, grazie al mio parrucchiere, ai truccatori che ci stanno seguendo da New York”. Anna Tatangelo in versione bomba sexy sul finire della sua performance si commuove, ma riesce a finire l’esibizione senza intoppi. Un’emozione sincera.
Seguono Ghemon e i Negrita, che non si faranno ricordare come tra i migliori di questo Festival. Ultimo, elegantissimo con uno smoking azzurro, stasera sembra più “concentrato” di sempre. Con questa esibizione, di grandissimo impatto e piena di carica, mette un’ipoteca sulla vittoria finale. E il pubblico lo saluta con un lunghissimo applauso, quasi un’ovazione. Nek fa bene anche stasera, ma questo non è il suo miglior Festival.
Il trio, che si trasforma in lescano per qualche minuto, propone un momento corale che evoca il divertimento degli anni ’30 e ’50. Un numero di avanspettacolo alla Macario, con gli uccellini, gli ombrelli e… addirittura la pioggia sul palco, che cade tutta addosso a Bisio. Baglioni gode: “Gli sta proprio bene, c’ha messo un’ansia in questo Festival… Noi siamo del centro, lui è del nord. Parla 20 volte più veloce di noi, avrà detto 50 volte le stesse cose nostre. E poi di Claudio ne bastava uno”. Baglioni scherzerà pure, ma sembra proprio che Bisio non lo sopporti. Poi una sorpresa fuori scaletta: fuori dal teatro, in passerella, c’è Lo Stato Sociale con Renato Pozzetto. Insieme cantano La vita l’è bella. In realtà è marchetta alla Nutella, che ha scelto proprio questa canzone cantata da Lo Stato Sociale come colonna sonora dei nuovi spot.
La prossima esibizione è quella di Loredana Bertè. Tocca a Bisio presentarla, ma ha dei problemi: fa delle smorfie strane e non riesce a tenere gli occhi aperti. “Mi bruciano anche gli occhi”, dice: forse c‘era qualcosa di strano in quell’acqua che gli hanno buttato addosso nello sketch precedente? Mentre Claudio cerca di risolvere i suoi problemi, la Bertè ci regala un’altra esibizione magistrale. Che viene accolta da una standing ovation calorosissima. “Vi amo”, dice lei.
Francesco Renga in giornata è stato investito dalla polemica creata dalle sue stesse parole sulle donne (che secondo lui sono vocalmente meno gradevoli degli uomini). Per rispondere abbraccia una ragazza del pubblico a fine esibizione: ma è l’idea degli Ex-Otago, che fanno da inizio kermesse. Almeno poteva pensare a qualcosa di più originale. Vabbè, tocca a Mahmood. Ma non gli funziona il microfono. L’esibizione è da rifare e Bisio entra sul palco per provare a gestire l’inconveniente. “Siamo in eurovisione… cos’è che non si sente? La base?”. Ma quale base, è il microfono!
Gli Ex-Otago arrivano dopo Renga e abbracciano la stessa ragazza del pubblico. La Raffaele ironizza: “Prendono le persone dal pubblico, fanno cose, stanno insieme… non si capisce più niente”. Il Volo con le loro voci fanno drizzare i capelli cotonati di tutte le signore della platea. Poi, finalmente, Virginia Raffaele fa Virginia Raffaele con un medley semplicemente bellissimo. Imita le grandi cantanti della musica italiana come Fiorella Mannoia, Patty Pravo, Ornella Vanoni e due imbucate come Giusy Ferreri e Malika Ayane. Bisognava aspettare la finale per un’esibizione del genere? Ci voleva tanto? Favolosa.
Dopo Paola Turci e i The Zen Circus, tocca a Patty Pravo con Briga. Ormai ogni ingresso della Patty è un mini-show nello show. Stavolta va ad abbracciare Serena Dandini, che la presenta con la Raffaele. “Ti pensavo l’altro giorno”, le dice la cantante. “Amore non puoi attaccare la pippa a tutti, telefonatevi”, la prende in giro Virginia, anche accennando la sua imitazione. L’esibizione è buona, la coppia è elegantissima.
In prima fila c’è Mara Venier, che però è malata e senza voce. Quando i conduttori la salutano, lei si alza e incassa l’applauso del pubblico. Bisio le dice: “So che sei senza voce, nonostante questo domani a Domenica In avrai tutti i cantanti da te”. Non vediamo l’ora. Arisa parte alla grande, poi la voce se ne va. Conclude l’esibizione affranta, con la voglia di piangere negli occhi: verrebbe voglia di abbracciarla. La verità è che Rosalba si è beccata l’influenza (come ha dichiarato oggi a Rtl) e ha 39 di febbre.
Non c’è tempo da perdere e la gara prosegue senza sosta. Uno dietro l’altro, senza troppe sbavature o momenti di spettacolo. Tocca a Irama con un carillon a inizio esibizione, poi ad Achille Lauro (con il bassista Boss Doms che omaggia la nascita del figlio con un ciuccio), i deludenti Livio Cori e Nino D’Angelo, i freschissimi Shade e Federica Carta. Ancora una grande interpretazione per Cristicchi. Nigiotti, invece, si emoziona e neanche conclude l’esibizione per trattenere le lacrime. Poi lancia la polemica, che aveva accennato quest’oggi nei programmi del daytime di Rai1: “A mezzanotte so’ sempre sveglio”, dice. Si era lamentato del fatto che si esibisce sempre dopo mezzanotte: e c’ha ragione.
Il terzetto conclusivo è composto da Boomdabash, Einar e Motta. Chiudono loro la gara.
GLI OSPITI – Si ritorna alla grande musica italiana con Eros Ramazzotti, che ci canta il nuovo singolo Vita ce n’è e il sempreverde Adesso Tu. Una marchettina e un grande successo. Poco dopo lo raggiunge sul palco Luis Fonsi, “quello” di Despacito e il pubblico – solitamente imbalsamato – dell’Ariston si scatena (anche grazie a un corpo di ballo particolarmente scatenato). Tutti in piedi a ballare. Peccato solo per i problemi con gli ear-monitori riscontrati da Ramazzotti, che a un certo punto sbaglia le parole e si inceppa.
Baglioni, Bisio e Raffaele ci propinano per l’ennesima volta lo sketch sulla Famiglia Addams. Ma non ha fatto ridere alla prima, non ha fatto ridere alla seconda, non fa ridere stasera. I tre scherzano sulle stroncature della stampa nei loro confronti: “freddina” per la Raffaele, “sbracato” per Bisio, “ingessato” per Baglioni. “A conti fatti noi siamo soddisfatti di questi buoni risultati di questo Festival”. Il livello lo rialza Elisa, la seconda ospite della serata: debutta con Anche Fragile, il nuovo singolo.
Foto: ©AndreaRaffin / KikaPress