Vecchi & giovani
Un dato molto interessante è quello dell’ascolto di giovani e giovanissimi: nella fascia d’età tra gli 8 e i 14 anni Sanremo ha centrato il dato più alto degli ultimi 21 anni, il 48.4% (raddoppiando in un lustro), con un picco del 60% tra le ragazze 15-34 anni. L’età media dei cantanti in gara è 37 anni: Baglioni giustamente lo chiama piccolo miracolo. Perché Sanremo di solito va sul sicuro e sul palco si gioca solo le carte che vincono: non azzarda da secoli. Invece lui ha osato, abolendo la divisone tra gara dei big e dei giovani. E ha avuto ragione. Acclamatissimi Ultimo (che ha duettato con Fabrizio Moro, l’ultimo vincitore del Festival: gli porterà bene?) e Achille Lauro. Però, però: i picchi di ascolto sono stati per i grandi classici (Andrea Bocelli, il duetto tra Claudio Baglioni e Giorgia, il duetto Baglioni -Mannoia). Strepitosa – momento di grande spettacolo, magnifico e potente – l’esibizione di Silvestri-Rancore-Manuel Agnelli: brividi. Però non possiamo non citare l’incontro di Teano tra Ornella Vanoni e Patty Pravo: stracult. Nella gag con Virginia Raffaele la Vanoni si è divertita e ha divertito (mitico il pizzino ai vertici Rai: “questa volta sono venuta gratis, ma non diventi un’abitudine”). Ci voleva un’ottuagenaria per portare un po’ di brio in questo Festival che oltre la musica ha mostrato davvero poco spettacolo.