Biciclette contromano, regolamentazione per i monopattini elettrici e niente più sigarette alla guida: il Codice della Strada, così come lo conosciamo, sta per essere rivoluzionato in Commissione Trasporti alla Camera dal disegno di legge presentato da Lega e 5 Stelle.
Un testo che riserva sicuramente più privilegi ai ciclisti e ai nuovi utenti della strada, come i conducenti di monopattini elettrici e di hoverboard. Ma ad essere rivista e aggiornata, è soprattutto la mobilità a pedali: la prima misura, che sta già facendo discutere, riguarda la possibilità di andare contromano all’interno di centri abitati in cui il limite massimo di velocità è fissato a 30 km/h: ciò a prescindere dalle dimensioni della carreggiata, segnalando la possibilità con un apposito cartello e comunque lasciando a discrezione del sindaco di ciascun Comune, la scelta di fare attuare o meno, con un’ordinanza, tale emendamento.
Una misura che non dovrebbe andare a determinare più incidenti – ci tengono a specificare gli addetti ai lavori -, citando i ricercatori che hanno studiato i comportamenti dei ciclisti in Belgio, Olanda e altri Paesi del nord Europa dove questo è già possibile; e dove però, c’è da aggiungere, la convivenza tra automobilisti e ciclisti è da tempo regolamentata e favorita, anche, da corsie e spazi dedicati. E, aggiungiamo, da un rispetto reciproco più difficile da trovare dalle nostre parti.
Alle due ruote, inoltre, sarebbe riservato anche uno spazio per l’attesa al semaforo davanti alle auto, una linea di arresto avanzata rispetto a quella delle quattro ruote; e ancora, accesso alle corsie preferenziali riservate generalmente a taxi e mezzi pubblici. Scatterebbe infine anche l’obbligo del casco così come, per i centauri, quello dell’abbigliamento tecnico e più sicuro.
Gli automobilisti, dal canto loro, vedranno aumentare il limite di velocità a 150 km/h sulle strade a tre corsie, le donne incinte avranno più parcheggi riservati e per i fumatori alla guida e per chi utilizza lo smartphone, le sanzioni si faranno ancora più pesanti: quella per chi fuma alla guida di un mezzo era stata già inserita in una proposta di legge del 2015, ma poi trasformata, con il decreto legislativo n°6/2016, in un divieto riservato all’automobilista solo se in presenza di minori o donne in stato di gravidanza. Ora quindi, l’intenzione sarebbe quella di riprendere in mano la proposta del 2015, che indicava il fumare una sigaretta una possibile causa di distrazione per l’automobilista. Non l’unica ci sentiamo di dire, a questo punto: anche guidare con una mano sola lo sarebbe, ma non è esplicitamente vietato dal Codice della Strada.