Il sistema basato sull'AI si è comportato molto bene soprattutto nel riconoscere due importanti categorie di malattie: quelle molto comuni, come influenza e malattia mani-piedi-bocca - che causa eruzioni cutanee concentrate in queste aree - e quelle più pericolose, come attacco di asma acuto e meningite
L’Intelligenza Artificiale (AI) mette il camice da pediatra: ha imparato a riconoscere e diagnosticare le malattie più comuni nei piccoli pazienti, grazie ad apprendimento automatico e Big Data. Il nuovo modello, pubblicato sulla rivista Nature Medicine da ricercatori dell’Università Medica di Guangzhou (Cina), dell’Università della California a San Diego e della Yitu Technology di Guangzhou, dimostra che i sistemi basati sull’AI potrebbero lavorare a fianco dei medici, aiutandoli a esaminare grandi quantità di dati e supportandoli nella diagnosi.
Il nuovo sistema è stato addestrato e messo a punto su più di 100 milioni di dati provenienti da oltre 1 milione e 300.000 visite pediatriche fatte a Guangzhou. L’Intelligenza Artificiale è stata in grado di identificare le informazioni più importanti dal punto di vista clinico e di stabilire associazioni che altri metodi statistici non hanno rilevato. Inoltre il modello ha dimostrato un livello di accuratezza molto elevato quando messo a confronto con pediatri in carne ed ossa.
Il sistema basato sull’AI si è comportato molto bene soprattutto nel riconoscere due importanti categorie di malattie: quelle molto comuni, come influenza e malattia mani-piedi-bocca – che causa eruzioni cutanee concentrate in queste aree – e quelle più pericolose, come attacco di asma acuto e meningite. Gli autori dello studio sostengono che il loro modello potrebbe rivelarsi molto utile negli ospedali, ad esempio effettuando un esame preliminare dei pazienti in attesa e dividendoli a seconda della gravità.