“Elezioni regionali in Abruzzo? Il risultato ci dice chiaramente che i cittadini abruzzesi hanno gradito il modo in cui in questi decenni sono state gestite le cose, soprattutto la sanità, e quindi un’offerta di cambiamento per loro era fuori mercato. Non avevano intenzione di cambiare. Evidentemente gli abruzzesi sono soddisfatti della gestione del centrosinistra e di quella del centrodestra nel recente passato”. Così, ai microfoni de “L’Itaia s’è desta” (Radio Cusano Campus), il senatore del M5s, Gianluigi Paragone, commenta i risultati delle regionali abruzzesi. E aggiunge, smentendo una relazione tra queste elezioni e l’operato del governo: “Subito dopo le politiche del 4 marzo, non abbiamo vinto in Molise e in Friuli, quindi il voto delle amministrative, anche se sicuramente ha una eco politica, è marginale. Ha più importanza, cioè, per i giornalisti e per gli addetti ai lavori, che così abbiamo un po’ di latte in più in cui inzuppare il biscotto. Io vedo sempre le amministrative come il momento in cui i cittadini danno il voto su questioni la quotidianità più semplice, come la sanità, specie nelle regionali”.
Battuta del parlamentare anche sulla vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo: “Per me lui ha scritto un bellissimo pezzo, l’orchestra era contenta di giocare con lui. Tutte le altre canzoni erano abbastanza prevedibili nella struttura e nell’arrangiamento. Mahmood, invece, anche con una cosa semplice, cioè con il battito di mani che interrompeva il pezzo, ha dato una scansione diversa rispetto alle altre canzoni. Tuttavia, il problema della vittoria di Mahmood è la discrepanza assoluta tra il voto popolare e la cosiddetta giuria tecnica”. E spiega: “Andiamo a guardare la giuria tecnica e vediamo che la voglia di metterci qualcosa di politico c’è. Chi conosce Severgnini sa come la pensa. Poi non capisco perché in quella giuria c’era Severgnini e non un discografico o un esperto del settore. Non si può sovvertire il voto popolare. Insomma, c’è la certezza che la vittoria di Mamhood arrivi dal mondo dei fighetta. Punto”.
Paragone ribadisce: “Ciò non toglie che il pezzo di Mahmood mi sia piaciuto. Mi è piaciuto anche il pezzo di Ultimo. Il podio de Il Volo, invece, grida vendetta da ogni latitudine, perché un pezzo così schifoso non lo sentivo da tempo. Basta con questa roba. Questi sono strapompati dall’industria discografica. Io riconosco a Baglioni, che ho criticato per il conflitto d’interessi con Salzano, il coraggio di avere esplorato il mondo dell’ambiente indie”.