Una ragazza di 17 anni di origini australiane è morta a Roma dopo che ieri sera, attorno alle 19, era precipitata dal sesto piano di un palazzo di via Pomezia, non lontano da piazza Re di Roma. Trasportata in codice rosso all’ospedale San Giovanni, è deceduta poco dopo.

La procura di Roma, dopo aver già inizialmente pensato al suicidio, ora indaga per il reato di istigazione al suicidio. In base a quanto si apprende da fonti giudiziarie, infatti, a metà gennaio la giovane aveva presentato una denuncia per violenza sessuale subita da un tassista, su cui si stava indagando ancora per cercare riscontri. Gli investigatori indagano per capire se la violenza sia all’origine del gesto.

Secondo quanto ricostruito, la studentessa si trovava in un appartamento preso in affitto da un’amica, un’universitaria 19enne, dove era andata all’uscita da scuola. La ragazza ha spiegato agli investigatori di non essersi accorta di nulla. Secondo quanto raccontato, la 17enne, una volta entrata nell’appartamento, sarebbe andata in camera chiudendo la porta, mentre l’amica era in un’altra stanza.

Sul posto per svolgere accertamenti sono intervenuti gli agenti di polizia del Commissariato San Giovanni e la polizia scientifica. Ancora da accertare comunque se la giovane australiana sia caduta accidentalmente o si sia gettata volontariamente. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria ed è stata disposta l’autopsia.

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