Il racconto di uno dei creatori, Michele De Paola: "Appena ho scoperto l'esistenza di un programma che permetteva di realizzare dei loghi in stile Metallica (il 1 gennaio su Twitter girava già l’immagine, ndr) - continua De Paola - ho pensato che fosse l'occasione giusta per provare a lanciare una campagna intitolata al Presidente da devolvere in favore della ONG Sea Watch"
Lo hanno chiamato il “discorso della bontà“, l’acme della sua contronarrazione, ai tempi del leghismo e delle parole d’ordine sullo stop all’immigrazione. Ora il tradizionale intervento a reti unificate di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ispira la produzione di una serie di magliette e felpe. E se da una parte il 2018 per il capo dello Stato è stato parecchio “punk“, il nome si trova stampigliato con la grafia del logo del gruppo heavy metal dei Metallica. “L’unica figura istituzionale che nei giorni della Sea Watch si era espressa a favore di una gestione più umana della questione immigrazione è stato il presidente Mattarella” dice Michele De Paola, tra i creatori del progetto Mattarella Rocks.
“Appena ho scoperto l’esistenza di un programma che permetteva di realizzare dei loghi in stile Metallica (il 1 gennaio su Twitter girava già l’immagine, ndr) – continua De Paola – ho pensato che fosse l’occasione giusta per provare a lanciare una campagna intitolata al presidente da devolvere in favore della Sea Watch. Così è nato Mattarella Rocks. La settimana seguente si è unito anche l’amico Francesco (@ffffjd su Twitter) portando nuove idee e design per allargare i ‘prodotti’ della raccolta fondi”. E il successo è stato imprevedibile: molti acquistano i prodotti col “brand” di Mattarella, li fotografano e li postano sui social. “Nel momento in cui scrivo abbiamo venduto più di 550 tra magliette e gadget e raccolto poco meno di 4mila euro, mentre abbiamo già versato nelle campagne crowdfunding di SeaWatch circa 3.400 euro. Per dare credibilità al tutto abbiamo pensato fin da subito di rendere trasparenti le donazioni, pubblicando di volta in volta le ricevute di donazione su un sito creato ad hoc. Non ci aspettavamo una adesione tanto ampia, anzi nelle prime settimane eravamo già in un certo modo soddisfatti di aver raccolto qualche centinaio di euro – conclude De Paola – E’ stata una grandissima soddisfazione vederci anche riconosciuto lo sforzo dalla ong stessa che tramite Twitter ci ha ringraziato svariate volte. Hanno anche utilizzato una nostra grafica (Salvare Adamo) nell’invito alla stampa per la conferenza stampa del 5 febbraio alla Camera”.