Cronaca

Roma. Permessi per venditori ambulanti, 16 indagati: anche dirigente del Comune e due membri della famiglia Tredicine

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere, induzione indebita a dare o promettere utilità, falso ideologico e materiale, all’estorsione. Tra gli indagati il presidente della Federazione italiana venditori ambulanti e giornalai della Cisl Vittorio Baglioni. Sequestrati documenti e oltre 250mila euro in contanti. Guardia di Finanza negli uffici del Dipartimento delle Attività produttive

Un’associazione a delinquere che gestiva i permessi per i venditori ambulanti. Una nuova bufera giudiziaria si abbatte su Roma, lambendo anche gli uffici del Campidoglio. Su disposizione della Procura la Guardia di Finanza e la Polizia locale ha effettuato perquisizioni presso le abitazioni di alcune persone sospettate di far parte della presunta organizzazione. Sono 16 le persone indagate nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e affidato al pm Antonio Clemente. I reati contestati vanno, a seconda delle posizioni, dall’induzione indebita a dare o promettere utilità al falso e all’estorsione.

Tra i 16 indagati ci sono anche il responsabile dell’Ufficio Rotazione dipartimento VIII del Comune di Roma, un addetto dello stesso ufficio, il presidente della Federazione italiana venditori ambulanti e giornalai della Cisl (Fivag Gsl) Vittorio Baglioni, l’esponente della Federazione italiana venditori ambulanti e giornalai Dino Tredicine e il presidente dell’Unione provinciale venditori al dettaglio Upvad, Mario Tredicine.

Gli uomini delle forze dell’ordine si sono recati anche presso le abitazioni di due funzionari comunali e gli uffici del Dipartimento VIII delle Attività produttive del Comune per richiedere l’esibizione di alcuni documenti. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati documenti e oltre 250mila euro in contanti di cui 12mila nei confronti di un dipendente del Campidoglio e altre somme ad un esponente di una associazione di categoria che aveva occultato il denaro oltre che in una cassetta di sicurezza anche in un pianoforte, nella cappa di una cucina e nella sella di una cyclette.