“Tav? La questione con il nostro governo era totalmente risolta. Abbiamo chiuso noi il trattato internazionale. Abbiamo un presidente del Consiglio ha detto che non è stato scavato neppure un centimetro, e invece sono stati scavati 25 km. Siamo veramente alle comiche. Sia Di Maio sia Conte hanno sempre detto che il tunnel non c’era e non è vero”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di 24 Mattino (Radio24) dal deputato del Pd, Graziano Delrio, col quale è d’accordo uno dei conduttori, Oscar Giannino, che cita il ministro Toninelli.
Delrio aggiunge, commentando anche l’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano da Marco Ponti, capo del team degli esperti che hanno prodotto l’analisi costi-benefici sul Tav: “Quando ero ministro delle Infrastrutture, pubblicammo le linee guida per l’analisi costi-benefici per la prima volta in Italia. Quelle linee sono ispirate ai criteri europei, realizzati da professori di fama mondiale. Ponti applica un altro metodo. E questo è il motivo per cui è stato scelto assieme ai suoi collaboratori. Addirittura Ponti si è scelto quelli che dovevano partecipare a questa analisi, figuratevi. E invece doveva sceglierli il ministro con un bando pubblico per selezionare le competenze, come facemmo noi. Da quell’analisi costi-benefici è venuto fuori un pasticcio, cioè una cosa totalmente inaffidabile. Se dovessimo dire onestamente le cose, con lo stesso stile franco di capitan Salvini, diremmo che tutto questo è una pagliacciata”.
E spiega: “Nessuno potrà mai revisionare un trattato internazionale perché non c’è la maggioranza in Parlamento per farlo. Non è mai successo nella storia d’Italia che si disattendesse a un trattato internazionale, ratificato per ben 4 volte. Stiamo solo perdendo tempo e soldi”.
Ancora una volta concorda Giannino: “Siamo sempre molto abili nell’arte di perdere credibilità internazionale di fronte, ad esempio, agli investitori. Pernacchie”.
“Ma si figuri” – replica Delrio – “Perché stiamo crollando negli investimenti? Perché non siamo più affidabili. Son 9 mesi che sono solo chiacchiere. Salvini che in campagna elettorale promette di abolire le accise sulla benzina e di rimpatriare immigrati clandestini. Non siamo più affidabili, non siamo nemmeno in grado di mantenere un impegno con uno Stato straniero? Stanno distruggendo questo Paese”.
Riguardo alle offese di Verhofstadt nei confronti di Conte, il parlamentare dem commenta: “Non sono contento delle parole Guy Verhofstadt, anche se credo che chi si scandalizza adesso dovrebbe ricordare le cose vergognose che dicevano i politici italiani, perché abbiamo sentito nei confronti del presidente del Consiglio italiano (Matteo Renzi, ndr) cose ben più gravi da parte di quei partiti che oggi si scandalizzano, come i 5 stelle. Non credo che Verhofstadt abbia mancato di rispetto a Conte, non esageriamo. Il leader belga ha usato dei temi di polemica politica in un’aula del Parlamento”.