Nvidia dimostra l'avanzamento della sua Intelligenza Artificiale con un sito in cui sono mostrati solo volti generati al computer. Si chiama Thispersondoesnotexist.com ed è impressionante: sembrano tutti veri!
Chi è la bella ragazza nella foto qui sotto? Vi sembrerà inquietante, ma non esiste. È un volto sorridente, credibile e imperfetto nella sua naturalezza, ma Madre Natura non ha nulla a che vedere con la sua creazione. È frutto di un’Intelligenza Artificiale, anzi, di due Intelligenze Artificiali che lavorano insieme. È il risultato di un complesso lavoro svolto da Nvidia, noto produttore di soluzioni hardware e software per il gaming, mirato a creare personaggi e ambientazioni realistiche per i videogiochi.
I volti sono online per dimostrare fino a che punto è evoluta la tecnologia, con il pretesto di un servizio spiritoso e accessibile gratuitamente. Si chiama ThisPersonDoesNotExist (letteralmente, “questa persona non esiste”) e può tornare utile, per esempio, se vi dovete inventare di sana pianta una fidanzata o un fidanzato per accontentare la nonna.
Per dire il vero il sito non è il massimo della comodità da usare, perché quando si accede ci si trova davanti un viso a schermo intero, e l’unica azione che si può fare è ricaricare la pagina tante volte quante necessario per trovarsi davanti il ritratto che fa al caso vostro. Una piccola scomodità voluta, perché l’intento è quello, come dicevamo, di far capire fino a che punto è arrivata la tecnologia. Ogni viso è stupefacente per naturalezza, ogni sguardo è intenso e “vivo”, ogni difetto rende maledettamente realistica la persona: sembrano tutte foto vere.
Merito di una rete neurale di tipo GAN (Generative Adversarial Network). Semplificando al massimo, è una soluzione informatica che imita la rete neurale umana predisponendo quanti più neuroni artificiali in collegamento fra loro. A operare all’interno della rete neurale sono due Intelligenze Artificiali separate. Una si occupa di creare qualcosa, l’altra ne analizza i risultati, cercando di trovare errori o comunque dettagli che in qualche modo ne mettano in discussione la credibilità. Nel caso specifico dei volti, la prima Intelligenza Artificiale incrocia alcuni dei tratti di riferimento di due volti reali diversi, la seconda Intelligenza Artificiale valuta l’armonia del risultato complessivo.
La tecnica GAN non è nuova, si usa da tempo per esempio nei videogiochi. La novità è la sua applicazione nella creazione di volti umani. Con un risultato fra il sorprendente e l’inquietante.