La scuola italiana vuole docenti sempre più preparati, ma fino ad oggi nessuno aveva mai pensato che tra le competenze richieste ai nostri insegnanti potesse esserci anche l’apprendimento delle tecniche più efficaci per combattere il demonio. È quello che offre invece il corso di aggiornamento in “esorcismo e preghiera di liberazione”: non è organizzato (né tantomeno finanziato) dal Ministero dell’Istruzione, come precisano da viale Trastevere, ma è presente sulla piattaforma ufficiale ministeriale per l’aggiornamento professionale dei docenti.

Proprio nella settimana in cui di satanismo si è parlato persino al Festival di Sanremo (con le incredibili accuse al monologo di Virginia Raffaele su cui si è espresso persino il vicepremier Matteo Salvini), l’esorcismo sbarca nella scuola italiana. Il quotidiano online Fanpage.it  si è accorto che tra gli oltre 30mila corsi di aggiornamento disponibili sul sistema online Sofia ce n’è uno davvero particolare, organizzato dall’ Ateneo Pontificio Regina Apostolorum: “Il corso – si legge sul sito – propone un’attenta ricerca accademica ed interdisciplinare sull’esorcismo e la preghiera di liberazione, dagli aspetti antropologici e fenomenologici, a quelli pastorali, medici e liturgici”. E ancora: “Si propone di descrivere, analizzare e comprendere gli aspetti peculiari del ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione approfondendo sia le tematiche direttamente connesse alla pratica dell’esorcismo e a una sua corretta prassi. sia tematiche collaterali”. Durata del seminario: 40 ore obbligatorie. Costo: 400 euro a persona.

Qualcuno potrebbe chiedersi perché mai un insegnante dovrebbe specializzarsi sugli esorcismi. E infatti il corso è diventato subito un caso, tanto che il Ministero è stato costretto a precisare che si tratta di lezioni organizzate da un ente esterno, non ricollegabili direttamente al Ministero. Quello dell’aggiornamento professionale (come del resto quello dei corsi di perfezionamento che servono a guadagnare punti in graduatoria) è un universo sconfinato, in cui si trova di tutto: migliaia di seminari o certificazioni, alcune molto serie, altre posticce, altre ancora proprio stravaganti o di dubbia coerenza. Come appunto può sembrare quello sull’esorcismo.

Lo stesso meccanismo non consente una verifica stretta dei contenuti: gli enti e le associazioni organizzatrici devono passare dal vaglio del Miur, ma una volta accreditati possono inserire sulla piattaforma i corsi in piena autonomia, senza nessuna “bollinatura” ministeriale. Peraltro l’ateneo Pontificio Regina apostolurum, in quanto università, riceve l’accreditamento in automatico senza nemmeno bisogno dell’ok del Dicastero. Così sul sistema Sofia sono presenti oltre 30mila corsi, su cui il Miur effettua solo un controllo periodico a campione. Certo, chi organizza un corso “sbagliato” se ne assume le responsabilità e, una volta scoperto, ne paga eventualmente le conseguenze, ma non sembra essere il caso dell’ateneo pontificio: al momento il Miur non pare intenzionato ad intervenire sul seminario, che comunque è rivolto prevalentemente alla platea degli insegnanti di religione cattolica. A quanto risulta, è pure ben frequentato.

Twitter: @lVendemiale

 

*Nella foto una scena del celebre film l’esorcista

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