Giorgio Mangano, il simdriver italiano della Williams Esports racconta il suo percorso nel gaming competitivo
Le scuderie di Formula 1 puntano ormai anche sui simdriver, i videogiocatori dei più importanti simulatori di guida: è l’esport dei motori virtuali. L’italiano Giorgio Mangano rappresenta la Williams Racing con il supporto di Razer.
Auto e motori sono sempre stati tra i cavalli di battaglia degli sportivi italiani. Una tradizione lunga decenni che forse nell’ultimo periodo – almeno in Formula 1 – si è attenuata complice la mancanza di piloti nostri connazionali impiegati nella alte sfere competitive. Non è però così sui circuiti paralleli virtuali dei campionati di simracing in cui i videogiocatori si sfidano sui simulatori di guida che ormai hanno raggiunto vette di similitudine con la realtà impensabili anche solo dieci anni fa. D’altronde ormai nelle stesse scuderi il simulatore occupa un ruolo chiave sia per le squadre, nello studio delle strategie, sia nella preparazione dei piloti.
La Williams è una delle scuderie più conosciute e blasonate al mondo, una realtà automobilistica che vanta successi su successi nel corso della sua lunga esistenza. Non si è però tirata indietro quando l’esport è arrivato anche sulle auto, sia con la partecipazione immediata alle F1 Esports Series del 2018 che con tutte le altre competizioni virtuali. Una delle più importanti è stato il torneo di GT Sport, su PlayStation4, disputato al Nurburgringa maggio dello scorso anno: non solo come pista protagonista del torneo, ma anche come circuito che ha ospitato i simdriver.
Nel 2018 tra i nomi d’eccellenza presenti c’era anche quello di Giorgio Mangano che, ricevuto l’invito a partecipare al GT World Tour del Nurburgring, non solo ha conquistato la vittoria ma ha anche messo la firma sul contratto che da quel momento lo lega alla Williams Esports, ramo dedicato alle competizioni videoludiche di Williams Racing. Poi sono arrivati il terzo posto alla finale europea del campionato targato FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobilismo, ed il trionfo alla Mercedes Benz E-Cup tenutasi in Italia nella cornice della Milan Games Week.
Ma quali sono le principali differenze tra il reale e il virtuale? Le abbiamo chieste proprio al nostro rappresentante italiano all’estero, Giorgio Mangano, pilota della Williams Racing, 21 anni siciliano.
“La principale differenza è che i piloti di F1 hanno a disposizione software e strumenti molto più sofisticati, di conseguenza le sensazioni di guida sono più realistiche. Il loro è un percorso focalizzato sul reale quindi il simulatore è una fase di esso. Al contrario i simdriver si concentrano solo sulla prestazione al simulatore potendo tralasciare alcuni passaggi che potrebbe avere un pilota reale, come ad esempio la preparazione fisica.”
Che tipo di esperienza è stata per te la vittoria al Nurburgring, Giorgio?
“Le emozioni sono state indescrivibili, prima di tutto perché eravamo in una delle piste più belle del mondo e contemporaneamente ad una delle gare più belle del mondo: la 24H del Nurburgring. Questo significa che si respira da subito un’aria di corse, a cui si è unito anche il virtuale con il GT World Tour che mi ha visto laurearmi campione. Non avrei mai immaginato di diventare campione europeo alla mia prima esperienza: all’inizio sembrava quasi tutto perso per colpa di una penalità che mi aveva posizionato all’ultimo posto nella prima gara.
Successivamente però, piano piano, ho risalito tutte le posizioni fino a vincere le ultime due gare, necessarie per aggiudicarmi il titolo. È stata un’esperienza a tutto tondo che mi ha anche permesso di conoscere persone di spessore sia del settore esport che dell’automobilismo, come Kazunori Yamauchi, ex pilota professionista e ideatore, nonché creatore e produttore, proprio della serie di videogiochi Gran Turismo.”
Come è iniziato tutto? “Ero piccolo ma già amavo le corse automobilistiche. All’età di circa 10, 11 anni partecipavo già ai campionati di kart, reali, ottenendo podi e vittorie. Ho proseguito anno dopo anno arrivando nel 2016 a vincere un’importante competizione nazionale: il “Rally Italia Talent” nella categoria Under 18, ottenendo il premio “Supercorso Federale Aci Sport”. E da poco ho partecipato al Corso AMG Winter Experience organizzato dalla AMG Driving Academy.
Quando venne annunciato il progetto GT Academy, che offriva l’opportunità di diventare un pilota professionista per la Nissan, ho subito partecipato qualificandomi anche per diversi anni. All’epoca non potei avanzare alle fasi successive perché minorenne e per partecipare era richiesta la patente. Continuai però a usare i simulatori perchè capii che sarebbero stati un’opportunità per poter passare alle gare reali.”
Mondo del gaming e mondo automobilistico si sposano anche su altri livelli: è da poco stata annunciata la partnership di Williams Racing con Razer, leader nel lifestyle gaming. In che modo questa collaborazione potrà aiutare sia voi simdriver che i piloti “reali” della scuderia? “Per me Razer potrà aiutarci, grazie ai loro prodotti di alta qualità ed efficienza, a migliorare la nostra esperienza di guida sul simulatore, contribuendo a riprodurre la realtà nel modo più accurato possibile. Sono molto felice di averli come sponsor, non potevamo chiedere di meglio.”
Oltre al Nurburgring, i circuiti preferiti che trovano spazio nel cuore di Mangano sono Monaco e Imola. Ma lasceresti mai la carriera esport per quella di pilota reale? “A occhi chiusi. Correre nella realtà e diventare pilota professionista è da sempre il mio sogno. Nonostante le vittorie sui simulatori, le sensazioni che sa regalarti una pista reale sono sempre superiori. Tuttavia il simracing per me non è un semplice hobby o ripiego ma un’opportunità che può aiutarmi a raggiungere il mio obiettivo finale. Questo lo hanno capito anche i miei genitori che mi hanno sempre appoggiato, mostrandosi felici e orgogliosi dei risultati da me raggiunti.”
E l’Italia? Come vedi il tuo successo nel panorama esport italiano? “Penso che il mio esempio come quello di molti altri possa indubbiamente contribuire alla diffussione e accettazione dell’esport in Italia. Soprattutto quando si parla di Formula1, uno dei brand e più iconici delle corse automobilistiche con tantissima storia e prestigio.”
Cosa cerca Giorgio Mangano in questo 2019? “I miei progetti per il 2019 includono, prima di tutto, rappresentare al meglio la scuderia Williams Esports come loro pilota. Per farlo parteciperò alle competizioni più importanti come il FIA GT World Championship cercando, allo stesso tempo, di continuare a perseguire il mio obiettivo finale: avvicinarmi sempre più alle corse reali”
Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - Al consiglio regionale del Lazio è stato presentato ‘Infragenerazionale di Media Education”, progetto che coinvolge studenti e anziani del territorio municipale del Municipio VI, promosso dal Corecom, con la collaborazione del Municipio stesso, dell’Università di Tor Vergata e degli studenti dell’istituto Francesca Morvillo. Un progetto che ha visto la classe dividersi in due gruppi lavorare su temi distinti: l’uso disfunzionale della tecnologia e lo scambio intergenerazionale. “Un progetto presentato lo scorso giugno - spiega il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma - che ha subito interessato il consiglio regionale: cercare di creare una rete fra ‘diversamente giovani’, che rappresentano la tradizione, cultura e le origini, ci aiuta a capire il presente e progettare il futuro è un valore indispensabile, fondamentale, soprattutto in un momento in cui stanno venendo meno i punti di riferimento valoriali. Altrettanto fondamentale - prosegue - è l’obbligo di gestire il progresso, non riusciremo a fermarlo”.
“Il frutto più importante di questo lavoro è stato l’arricchimento reciproco - afferma il rettore dell’Università di Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron - dove il focus è stato quello di cogliere i rischi della tecnologia, come superarli e come fare tesoro dell’esperienza maturata. Esperienza che, sono convinto, i più giovani porteranno sempre con loro”. Per il presidente del VI municipio Nicola Franco, “il territorio ha bisogno di questi progetti. Farne come questo, diventa un punto di forza per parlare bene di noi e delle periferie. Qualsiasi miglioria portata su questi territori - conclude - vale dieci volte tanto rispetto agli altri territori del Paese”.
Londra, 17 mar. (Adnkronos) - La principessa del Galles si è goduta una Guinness durante l'emozionante ritorno al suo reggimento nel giorno di San Patrizio. In qualità di colonnello delle Guardie irlandesi, Kate ha distribuito rametti di trifoglio ai soldati presso la caserma di Wellington, prima di partecipare alla parata per celebrare il santo patrono d'Irlanda. L'anno scorso aveva dovuto saltare le celebrazioni delle Guardie dopo la diagnosi di cancro e l'estate scorsa si è scusata per aver saltato una prova importante dell'annuale Trooping the Colour.
San Patrizio non può considerarsi un vera festa senza la bevanda simbolo dell'Irlanda e non era scontato che la principessa accettasse di bere la sua mezza pinta di Guinness. Ma Kate non ha deluso le aspettative del suo reggimento, unendosi ai soldati nella cucina della caserma e parlando con loro in modo informale delle esperienze dei militari, compresi quelli recentemente dispiegati all'estero e altri coinvolti nell'addestramento delle truppe ucraine, volendo conoscere le difficoltà legate alla missione. Il soldato della Guardia che ha guidato il brindisi ha dichiarato: "Voleva sapere come stavano andando le cose con i ragazzi in generale. Era davvero gentile e molto affettuosa. Ero un po' agitato. Si capiva che aveva un interesse sincero per noi".
Durante la parata di San Patrizio, la moglie di William ha condiviso un altro momento di grande gioia con il cane delle Irish Guards, la mascotte Turlough Mor, arruolata nel reggimento nel 2020, che, come da tradizione, porta il nome di un antico re d'Irlanda. In precedenza aveva un legame con Domnhall, il levriero irlandese che nel 2013 era stato reclutato come mascotte del reggimento del Primo Battaglione delle Guardie Irlandesi. Le celebrazioni di oggi sono particolarmente speciali poiché segnano il 125° anniversario della fondazione delle Irish Guards da parte della regina Vittoria.
La loro creazione trasse ispirazione dal suggerimento di Lord Wolseley, secondo cui i reggimenti irlandesi avrebbero dovuto indossare un trifoglio sul copricapo ogni anno nel giorno di San Patrizio. Ciò venne suggerito come segno di apprezzamento da parte della Corona per il loro eccezionale coraggio a Ladysmith, in Sudafrica, durante la guerra boera. Poiché esistevano già le Guardie Scozzesi e Inglesi, nel 1900 venne creato un nuovo Reggimento delle Guardie Irlandesi. Il feldmaresciallo Lord Roberts VC, irlandese, fu il loro primo colonnello, mentre i primi soldati della Guardia irlandese provenivano dai reggimenti della Guardia a piedi. La loro prima bandiera fu presentata da re Edoardo VII nel 1902, anno in cui ricevettero il loro primo Irish Wolfhound Mascot di razza.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "E’ stata pubblicata stamani sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana la legge regionale 14 marzo 2025, n. 16, che stabilisce le modalità applicative per l’attuazione delle sentenze della Corte costituzionale relative al suicidio assistito. Scatta quindi da oggi il periodo di sessanta giorni in cui il Governo può impugnare la legge davanti alla Corte. L’esecutivo, però, che gode del sostegno di un’ampia maggioranza parlamentare, farebbe molto meglio a favorire l’approvazione di una legge condivisa". Lo sottolinea il costituzionalista Stefano Ceccanti.
"Tanto più che la legge toscana prevede nel suo articolo 2 che nel caso sia approvata una legge nazionale, a quel punto sarebbe quest’ultima ad essere applicata. Se impugna, il Governo rischia di trovarsi in una situazione simile a quella in cui Camera e Senato fecero conflitto di attribuzione davanti alla Corte contro la Cassazione sul caso Englaro invece di fare direttamente una legge. Presentandosi così, inadempienti, davanti alla Corte, la causa la persero. Vuole davvero il Governo impugnare davanti alla Corte una legge regionale che risponde alle esigenze poste dalla Corte stessa mentre non ha fatto nulla in positivo?".
Roma, 17 mar (Adnkronos) - "Solidarietà a Selvaggia Lucarelli. Come può chiamarsi 'spettacolo' una vomitata di insulti, bodyshaming e atti sessuali simulati su un cartonato che raffigura una donna?". Lo scrive su Instagram la deputata del Pd Eleonora Evi a proposito di 'Gurulandia', lo spettacolo teatrale di Fabrizio Corona, annunciando la presentazione di una interrogazione parlamentare al governo.
"Non è solo preoccupante ma è inaccettabile, questo non è spettacolo, non è cultura, non è intrattenimento è solo violenza verbale, è becera volgarità, è, ancora una volta, la tossicità del patriarcato. E non può avere un pubblico davanti cui esibirsi! Specialmente se si tratta dei grandi teatri italiani. Presento interrogazione al governo", aggiunge Evi.
Milano, 17 mar.(Adnkronos) - Il prossimo 22 marzo, dalle 14 alle 22, Base Milano annuncia che ospiterà la prima edizione del Digital Journalism Fest, un evento ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano, dedicato al futuro dell'informazione e della comunicazione digitale. Il festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, "offrirà una giornata di incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator, l'impatto dell'intelligenza artificiale e i migliori strumenti per la creazione di contenuti". Un evento, prosegue la nota, "che unisce appassionati di informazione e innovatori. Il Digital Journalism Fest nasce dall'esigenza di mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell'informazione". L'evento si propone "di creare un dialogo tra giornalisti, creator ed esperti, offrendo una visione completa dell'evoluzione dell'informazione.
"Il Digital Journalism Fest vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale - spiega Francesco Oggiano - In un'epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione". Il Digital Journalism Fest, prosegue il comunicato, "proporrà un ricco programma di conversazioni, masterclass e live podcast". Ad aprire l'evento saranno il Chief Operating Officer di Chora Media, Riccardo Haupt, e la giornalista e new media strategist di Sky TG24, Chiara Piotto (che sarà anche moderatrice dell'evento), con un confronto sul giornalismo social insieme a Emanuele Corazzi, Head of Content di Cronache di Spogliatoio. A seguire, "un’analisi semiseria dei profili social dei potenti del mondo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’autore Antonio Losito, conduttore del podcast Tyranny, che discuteranno di come i leader mondiali utilizzano le piattaforme social per consolidare il loro potere.
Il programma, si legge ancora, "proseguirà con Gianluca Gazzoli, ideatore e conduttore di Passa dal Bsm, che risponderà alle domande di Andrea Girolami, autore della newsletter Scrolling Infinito, su come i creator stiano cambiando la comunicazione". In seguito ci sarà “Come lavoreremo nell’era dell’Ai?”, puntata live del podcast “Sulla Soglia. Il mondo che ci aspetta” insieme a Walter Renna, Ceo di Fastweb + Vodafone, e Benedetta Giovanola, professoressa e vice presidente dell'Associazione Italiana di Filosofia Morale. Spazio anche alla riflessione con Nicolas Lozito, giornalista de La Stampa e autore della newsletter Il colore verde, "che parlerà della rinascita delle newsletter, e Matteo Caccia, responsabile della sezione podcast de Il Post, che esplorerà il potere delle storie". Edoardo Scognamiglio di Hacking Creativity e Fjona Cakalli (Tech Princess) "offriranno strumenti pratici per lavorare più efficacemente con le nuove tecnologie", prosegue la nota.
Spazio poi all’intervento “Come i dati e il design ci mostrano l’invisibile”: Federica Sanchez, architetta e ricercatrice di Neuroscienze applicate all’architettura presso Lombardini22, e la data designer Valentina D’Efilippo "dialogheranno sull’importanza di utilizzare i dati per comprendere la realtà attraverso l’information design e per progettare spazi veramente a misura d’uomo". Fernando Vacarini, Direttore responsabile Changes - Responsabile Media Relations, Corporate Reputation e Digital Pr Gruppo Unipol, e Raffaele Alberto Ventura, scrittore e ricercatore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, "discuteranno i rischi e le opportunità della polarizzazione". Infine Bianca Del Balzo, docente della New Media Academy, "analizzerà gli ingredienti dei video più popolari della rete.
Alcuni speech saranno arricchiti da una live performance di graphic recording - si legge ancora - curata dall’agenzia Yoonik e affidata all’illustratore Jacopo Sacquegno". Finale in musica, con Storie di canzoni Live, lo spettacolo di Francesco Oggiano "sulle canzoni che hanno raccontato i cambiamenti della società italiana, dal dopoguerra al 2025". Il Digital Journalism Fest, si legge nella nota, "avrà come partner istituzionale la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. La Commissione europea è impegnata da tempo nel contrasto della manipolazione informativa insieme alle altre istituzioni europee. "Da questa prestigiosa collaborazione istituzionale è nato – tra le altre cose - un sondaggio strategico che mira a indagare questo fenomeno e identificare le azioni dell’Unione europea per affrontarlo.
L'iniziativa è inoltre realizzata, si legge, "grazie al contributo di diversi partner, tra cui la società di telecomunicazioni Fastweb + Vodafone, la società energetica Sorgenia, la piattaforma digitale di investimenti immobiliari e green Walliance, il gruppo assicurativo Unipol, la società di architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto per il Real Estate Lombardini22 e la piattaforma di comunicazione visiva Canva". Tra i sostenitori anche Fondazione Cariplo, "che si dedica alla filantropia con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo". Cariplo sostiene il Digital Journalism Fest nell’ambito della sua missione di promozione dell’innovazione e della cultura, "favorendo la diffusione di competenze digitali. Newsroom partner è Adnkronos, mentre Communication partner è Comin & Partners, società di consulenza di comunicazione strategica e relazioni istituzionali".
Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - Il Premio Film Impresa è pronto a tornare per il terzo anno consecutivo dal 9 all'11 aprile, con un palinsesto ricco di proiezioni, incontri e riconoscimenti. Il programma della manifestazione è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa a Roma. Il Premio Film Impresa è un’iniziativa ideata e realizzata da Unindustria con il supporto di Confindustria. Divenuto ormai un vero hub culturale e luogo d’incontro di riferimento, il Premio ha l’obiettivo di valorizzare, esaltare e comunicare i valori dell’impresa e delle persone che vi lavorano. “Questo premio dimostra quanto l'audiovisivo possa essere un potente strumento di comunicazione per le aziende, capace di trasmettere valori, storie e visioni. Sempre più aziende scelgono di raccontarsi con contenuti audiovisivi di qualità, e il nostro obiettivo è dare loro il giusto riconoscimento e visibilità. Anche quest'anno ci aspettiamo opere straordinarie, con un'attenzione particolare ai giovani e all’innovazione", ha commentato il presidente di Premio Film Impresa Giampaolo Letta.
Il costante successo di Premio Film Impresa è testimoniato anche dal massiccio numero di opere ricevute nei mesi scorsi, che hanno raggiunto quota 200, di cui 140 entrate in preselezione. Un risultato reso possibile soprattutto grazie al lavoro che ogni anno, anche nei mesi successivi alla tre-giorni di aprile, ha permesso al Premio di prendere parte a importanti manifestazioni cinematografiche e culturali in tutta Italia, dalla Mostra del Cinema di Venezia alla Festa del Cinema di Roma, passando per il Tuscia Film Fest, il Lecco Film Fest, La Settima Arte di Rimini e Il Cinema: che impresa di Torino. "Le aziende partecipanti, presentando le loro opere audiovisive, offrono uno sguardo affascinante sui processi e le storie che si celano dietro i prodotti e i servizi che utilizziamo quotidianamente. Queste opere non solo evidenziano l'innovazione e la creatività, ma trasmettono anche la passione e l'impegno che caratterizzano il mondo imprenditoriale”, ha dichiarato il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo.
“Il Premio, inoltre, valorizza un settore strategico per l’economia del nostro territorio, quello dell’audiovisivo. Il Lazio, infatti, è la prima regione per numero di imprese (2.500), occupati (15mila) e fatturato (3,3 miliardi di euro) e le imprese laziali della filiera cinematografica valgono il 55% del fatturato e il 62% del valore aggiunto nazionale”, ha concluso Biazzo. Anche quest’anno l’evento avrà luogo alla Casa del Cinema a Villa Borghese, dove la giuria, presieduta da Caterina Caselli, assegnerà un premio alle opere in concorso in ciascuna delle seguenti categorie: Area Documentaria - a cura di Umana; Area Narrativa - a cura di UniCredit; Area II&S: Innovative, Image & Sound - a cura di Almaviva.
Il regista Matteo Garrone riceverà il Premio Ermanno Olmi 2025, l’imprenditore e amministratore delegato di Webuild Pietro Salini riceverà il Premio Speciale Film Impresa Unindustria e l’attore e regista Luca Zingaretti riceverà il Premio Speciale Film Impresa. Ad affiancare la presidente di giuria Caterina Caselli, ci saranno esperti del settore, manager ed imprenditori: nello specifico, oltre al Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo e al delegato del Presidente Orsini per Confindustria - Gruppo Tecnico Industria del Turismo e della Cultura Leopoldo Destro, in giuria ci saranno la Presidente di Biagiotti Group Lavinia Biagiotti, il Presidente del Premio Salute e Sicurezza sul Lavoro di Unindustria Rodolfo Bertoli, la Presidente di Anima per il sociale nei valori d’impresa Antonella Sabrina Florio, l’attore Francesco Gheghi, il vicedirettore de 'Il Messaggero' Alvaro Moretti, la produttrice cinematografica Elisabetta Olmi e lo sceneggiatore e regista Giovanni Veronesi.
"Pfi alla sua terza edizione sembra proprio dimostrare quanto fosse praticabile il progetto di mettere a punto un prisma di illuminazione e valorizzazione delle opere audiovisive che incroci il linguaggio del cinema e la progettualità imprenditoriale, l’universo magmatico della transmedialità e la necessità di contenuti fortemente legati a lavoro, tecnologia, sostenibilità”, ha aggiunto il direttore artistico di Premio Film Impresa Mario Sesti. “Tutto questo oggi non è soltanto un sogno, ma sta diventando un programma avviato da un affiatato gruppo di lavoro e seguito da un orizzonte di comunicazione e imprenditoria attento e reattivo", ha concluso. “La terza edizione del Premio Film Impresa si conferma un appuntamento fondamentale per valorizzare il connubio tra impresa, innovazione e linguaggio cinematografico", ha dichiarato Lorenza Lei, Responsabile Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio che ha aggiunto: "Vogliamo che il Lazio continui a essere una fucina di talenti, un polo di innovazione e creatività capace di attrarre produzioni e professionisti da tutto il mondo”.
Nella tre-giorni le proiezioni delle opere in concorso si alterneranno, come di consueto, ad incontri e talk di approfondimento che quest’anno avranno come pilastri tematici il futuro, l’innovazione e l’intelligenza artificiale. La terza edizione del Premio Film Impresa si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale e Rai Teche, e della collaborazione di Confindustria, Anica, Una e Fondazione Cinema per Roma. L'iniziativa è realizzata in partnership con Almaviva, Edison Next, Umana e UniCredit, e con il supporto tecnico di Spencer & Lewis, D-Hub Studios, Ega e Tecnoconference Europe.Media partner dell'evento sono Il Messaggero, Prima Comunicazione e Adnkronos.
Questa terza edizione, fortemente orientata ai principi Esg, darà inoltre spazio a due importanti programmi speciali: un focus sulla scuola e la formazione come elementi essenziali per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; e una serie di testimonianze di imprenditori che racconteranno di come l’AI sia già parte integrante dei processi aziendali e di come possa continuare a trasformare settori chiave come la pubblica amministrazione, l’industria manifatturiera, la comunicazione e l’analisi dei dati. “Occupandomi di musica da tanti anni, trovo stimolante utilizzare le immagini per raccontare in modi attraenti e emozionali la filosofia di un prodotto, lo sviluppo di un’idea che nasce dalla creatività delle persone, i valori che contraddistinguono le aziende e gli individui che ne fanno parte. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro con passione e dedizione insieme ai miei colleghi della Giuria e di farmi stupire dai tanti film che si sono candidati”, ha dichiarato la nota produttrice discografica e cantante, Caterina Caselli.
La terza edizione alzerà ufficialmente il sipario con l’evento di apertura del 9 aprile alle ore 19:00, ma il primo slot inaugurale è fissato già in mattinata con UNI.verso Pfi, uno spazio di incontro e networking B2B curato dal Team Pfi, con la project leader Lidia Cudemo, Presidente della Sezione Editoria, Informazione e Audiovisivo di Unindustria. L’iniziativa favorirà il dialogo tra le realtà dell’imprenditoria italiana e il mondo dell’audiovisivo, mettendo al centro l’importanza della narrazione aziendale e la capacità delle aziende di raccontarsi in modo sempre più efficace. Inoltre, verrà aperto un focus sull’imprenditoria femminile, valorizzando storie di successo e strategie per una maggiore inclusione nel mondo lavorativo.
Durante l’ultima giornata del Premio, inoltre, è previsto un evento speciale dedicato alla memoria di Ennio Lucarelli, un omaggio al fondatore Ised. In anteprima verrà proiettato 'Ennio Lucarelli: il sistema delle idee', il film documentario a cura di Mario Sesti e Caterina Taricano che ricostruisce l’attività umana e imprenditoriale di un vero e proprio innovatore e pioniere dell’industria informatica. Durante la ricca tre-giorni di aprile ci sarà spazio anche per la consueta indicazione collaterale: quella popolare della platea competente per il film più amato dal pubblico. Verrà infine riproposto il voto popolare online di tutti i film d’impresa in preselezione.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Nei venti della globalizzazione e dei neoimperialismi, dobbiamo ancora di più essere gelosi custodi della nostra unità nazionale, della nostra indipendenza e della nostra identità storica e culturale. Oggi, festeggiando le fondamenta della Patria, ricordiamo con riconoscenza coloro che hanno sacrificato la propria vita per liberarla dagli invasori e quanti l’hanno offerta per difenderla e consolidarla". Lo afferma Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Camera.
"L’omaggio migliore che possiamo tributare a questi eroi che hanno dato la vita per noi, è vivere ogni giorno -aggiunge- come se ci stessero guardando, portando avanti l’interesse italiano con realismo e senza rinunciare alla nostra identità rincorrendo le sirene del mondialismo e del villaggio globale. Il mondo si compone di inestinguibili e componibili differenze, nostro compito è valorizzarle, non uniformarle, fondandole sul rispetto di tutte le identità. Il cuore dell’Italia si è rianimato il 17 marzo del 1861, dopo decenni di sonno, a noi spetta il compito di continuare a farlo battere. Presenterò una proposta di legge per istituire in questa ricorrenza un vero e proprio ‘Giorno della Riconoscenza’, da dedicare a chi difendendo il nostro popolo ha perso la vita".
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Tecnologia
Giorgio Mangano, il simdriver italiano della Williams Esports racconta il suo percorso nel gaming competitivo
Le scuderie di Formula 1 puntano ormai anche sui simdriver, i videogiocatori dei più importanti simulatori di guida: è l’esport dei motori virtuali. L’italiano Giorgio Mangano rappresenta la Williams Racing con il supporto di Razer.
Auto e motori sono sempre stati tra i cavalli di battaglia degli sportivi italiani. Una tradizione lunga decenni che forse nell’ultimo periodo – almeno in Formula 1 – si è attenuata complice la mancanza di piloti nostri connazionali impiegati nella alte sfere competitive. Non è però così sui circuiti paralleli virtuali dei campionati di simracing in cui i videogiocatori si sfidano sui simulatori di guida che ormai hanno raggiunto vette di similitudine con la realtà impensabili anche solo dieci anni fa. D’altronde ormai nelle stesse scuderi il simulatore occupa un ruolo chiave sia per le squadre, nello studio delle strategie, sia nella preparazione dei piloti.
La Williams è una delle scuderie più conosciute e blasonate al mondo, una realtà automobilistica che vanta successi su successi nel corso della sua lunga esistenza. Non si è però tirata indietro quando l’esport è arrivato anche sulle auto, sia con la partecipazione immediata alle F1 Esports Series del 2018 che con tutte le altre competizioni virtuali. Una delle più importanti è stato il torneo di GT Sport, su PlayStation4, disputato al Nurburgring a maggio dello scorso anno: non solo come pista protagonista del torneo, ma anche come circuito che ha ospitato i simdriver.
Nel 2018 tra i nomi d’eccellenza presenti c’era anche quello di Giorgio Mangano che, ricevuto l’invito a partecipare al GT World Tour del Nurburgring, non solo ha conquistato la vittoria ma ha anche messo la firma sul contratto che da quel momento lo lega alla Williams Esports, ramo dedicato alle competizioni videoludiche di Williams Racing. Poi sono arrivati il terzo posto alla finale europea del campionato targato FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobilismo, ed il trionfo alla Mercedes Benz E-Cup tenutasi in Italia nella cornice della Milan Games Week.
Ma quali sono le principali differenze tra il reale e il virtuale? Le abbiamo chieste proprio al nostro rappresentante italiano all’estero, Giorgio Mangano, pilota della Williams Racing, 21 anni siciliano.
“La principale differenza è che i piloti di F1 hanno a disposizione software e strumenti molto più sofisticati, di conseguenza le sensazioni di guida sono più realistiche. Il loro è un percorso focalizzato sul reale quindi il simulatore è una fase di esso. Al contrario i simdriver si concentrano solo sulla prestazione al simulatore potendo tralasciare alcuni passaggi che potrebbe avere un pilota reale, come ad esempio la preparazione fisica.”
Che tipo di esperienza è stata per te la vittoria al Nurburgring, Giorgio?
“Le emozioni sono state indescrivibili, prima di tutto perché eravamo in una delle piste più belle del mondo e contemporaneamente ad una delle gare più belle del mondo: la 24H del Nurburgring. Questo significa che si respira da subito un’aria di corse, a cui si è unito anche il virtuale con il GT World Tour che mi ha visto laurearmi campione. Non avrei mai immaginato di diventare campione europeo alla mia prima esperienza: all’inizio sembrava quasi tutto perso per colpa di una penalità che mi aveva posizionato all’ultimo posto nella prima gara.
Successivamente però, piano piano, ho risalito tutte le posizioni fino a vincere le ultime due gare, necessarie per aggiudicarmi il titolo. È stata un’esperienza a tutto tondo che mi ha anche permesso di conoscere persone di spessore sia del settore esport che dell’automobilismo, come Kazunori Yamauchi, ex pilota professionista e ideatore, nonché creatore e produttore, proprio della serie di videogiochi Gran Turismo.”
Come è iniziato tutto?
“Ero piccolo ma già amavo le corse automobilistiche. All’età di circa 10, 11 anni partecipavo già ai campionati di kart, reali, ottenendo podi e vittorie. Ho proseguito anno dopo anno arrivando nel 2016 a vincere un’importante competizione nazionale: il “Rally Italia Talent” nella categoria Under 18, ottenendo il premio “Supercorso Federale Aci Sport”. E da poco ho partecipato al Corso AMG Winter Experience organizzato dalla AMG Driving Academy.
Quando venne annunciato il progetto GT Academy, che offriva l’opportunità di diventare un pilota professionista per la Nissan, ho subito partecipato qualificandomi anche per diversi anni. All’epoca non potei avanzare alle fasi successive perché minorenne e per partecipare era richiesta la patente. Continuai però a usare i simulatori perchè capii che sarebbero stati un’opportunità per poter passare alle gare reali.”
Mondo del gaming e mondo automobilistico si sposano anche su altri livelli: è da poco stata annunciata la partnership di Williams Racing con Razer, leader nel lifestyle gaming. In che modo questa collaborazione potrà aiutare sia voi simdriver che i piloti “reali” della scuderia?
“Per me Razer potrà aiutarci, grazie ai loro prodotti di alta qualità ed efficienza, a migliorare la nostra esperienza di guida sul simulatore, contribuendo a riprodurre la realtà nel modo più accurato possibile. Sono molto felice di averli come sponsor, non potevamo chiedere di meglio.”
Oltre al Nurburgring, i circuiti preferiti che trovano spazio nel cuore di Mangano sono Monaco e Imola. Ma lasceresti mai la carriera esport per quella di pilota reale?
“A occhi chiusi. Correre nella realtà e diventare pilota professionista è da sempre il mio sogno. Nonostante le vittorie sui simulatori, le sensazioni che sa regalarti una pista reale sono sempre superiori. Tuttavia il simracing per me non è un semplice hobby o ripiego ma un’opportunità che può aiutarmi a raggiungere il mio obiettivo finale. Questo lo hanno capito anche i miei genitori che mi hanno sempre appoggiato, mostrandosi felici e orgogliosi dei risultati da me raggiunti.”
E l’Italia? Come vedi il tuo successo nel panorama esport italiano?
“Penso che il mio esempio come quello di molti altri possa indubbiamente contribuire alla diffussione e accettazione dell’esport in Italia. Soprattutto quando si parla di Formula1, uno dei brand e più iconici delle corse automobilistiche con tantissima storia e prestigio.”
Cosa cerca Giorgio Mangano in questo 2019?
“I miei progetti per il 2019 includono, prima di tutto, rappresentare al meglio la scuderia Williams Esports come loro pilota. Per farlo parteciperò alle competizioni più importanti come il FIA GT World Championship cercando, allo stesso tempo, di continuare a perseguire il mio obiettivo finale: avvicinarmi sempre più alle corse reali”
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Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - Al consiglio regionale del Lazio è stato presentato ‘Infragenerazionale di Media Education”, progetto che coinvolge studenti e anziani del territorio municipale del Municipio VI, promosso dal Corecom, con la collaborazione del Municipio stesso, dell’Università di Tor Vergata e degli studenti dell’istituto Francesca Morvillo. Un progetto che ha visto la classe dividersi in due gruppi lavorare su temi distinti: l’uso disfunzionale della tecnologia e lo scambio intergenerazionale. “Un progetto presentato lo scorso giugno - spiega il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma - che ha subito interessato il consiglio regionale: cercare di creare una rete fra ‘diversamente giovani’, che rappresentano la tradizione, cultura e le origini, ci aiuta a capire il presente e progettare il futuro è un valore indispensabile, fondamentale, soprattutto in un momento in cui stanno venendo meno i punti di riferimento valoriali. Altrettanto fondamentale - prosegue - è l’obbligo di gestire il progresso, non riusciremo a fermarlo”.
“Il frutto più importante di questo lavoro è stato l’arricchimento reciproco - afferma il rettore dell’Università di Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron - dove il focus è stato quello di cogliere i rischi della tecnologia, come superarli e come fare tesoro dell’esperienza maturata. Esperienza che, sono convinto, i più giovani porteranno sempre con loro”. Per il presidente del VI municipio Nicola Franco, “il territorio ha bisogno di questi progetti. Farne come questo, diventa un punto di forza per parlare bene di noi e delle periferie. Qualsiasi miglioria portata su questi territori - conclude - vale dieci volte tanto rispetto agli altri territori del Paese”.
Londra, 17 mar. (Adnkronos) - La principessa del Galles si è goduta una Guinness durante l'emozionante ritorno al suo reggimento nel giorno di San Patrizio. In qualità di colonnello delle Guardie irlandesi, Kate ha distribuito rametti di trifoglio ai soldati presso la caserma di Wellington, prima di partecipare alla parata per celebrare il santo patrono d'Irlanda. L'anno scorso aveva dovuto saltare le celebrazioni delle Guardie dopo la diagnosi di cancro e l'estate scorsa si è scusata per aver saltato una prova importante dell'annuale Trooping the Colour.
San Patrizio non può considerarsi un vera festa senza la bevanda simbolo dell'Irlanda e non era scontato che la principessa accettasse di bere la sua mezza pinta di Guinness. Ma Kate non ha deluso le aspettative del suo reggimento, unendosi ai soldati nella cucina della caserma e parlando con loro in modo informale delle esperienze dei militari, compresi quelli recentemente dispiegati all'estero e altri coinvolti nell'addestramento delle truppe ucraine, volendo conoscere le difficoltà legate alla missione. Il soldato della Guardia che ha guidato il brindisi ha dichiarato: "Voleva sapere come stavano andando le cose con i ragazzi in generale. Era davvero gentile e molto affettuosa. Ero un po' agitato. Si capiva che aveva un interesse sincero per noi".
Durante la parata di San Patrizio, la moglie di William ha condiviso un altro momento di grande gioia con il cane delle Irish Guards, la mascotte Turlough Mor, arruolata nel reggimento nel 2020, che, come da tradizione, porta il nome di un antico re d'Irlanda. In precedenza aveva un legame con Domnhall, il levriero irlandese che nel 2013 era stato reclutato come mascotte del reggimento del Primo Battaglione delle Guardie Irlandesi. Le celebrazioni di oggi sono particolarmente speciali poiché segnano il 125° anniversario della fondazione delle Irish Guards da parte della regina Vittoria.
La loro creazione trasse ispirazione dal suggerimento di Lord Wolseley, secondo cui i reggimenti irlandesi avrebbero dovuto indossare un trifoglio sul copricapo ogni anno nel giorno di San Patrizio. Ciò venne suggerito come segno di apprezzamento da parte della Corona per il loro eccezionale coraggio a Ladysmith, in Sudafrica, durante la guerra boera. Poiché esistevano già le Guardie Scozzesi e Inglesi, nel 1900 venne creato un nuovo Reggimento delle Guardie Irlandesi. Il feldmaresciallo Lord Roberts VC, irlandese, fu il loro primo colonnello, mentre i primi soldati della Guardia irlandese provenivano dai reggimenti della Guardia a piedi. La loro prima bandiera fu presentata da re Edoardo VII nel 1902, anno in cui ricevettero il loro primo Irish Wolfhound Mascot di razza.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "E’ stata pubblicata stamani sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana la legge regionale 14 marzo 2025, n. 16, che stabilisce le modalità applicative per l’attuazione delle sentenze della Corte costituzionale relative al suicidio assistito. Scatta quindi da oggi il periodo di sessanta giorni in cui il Governo può impugnare la legge davanti alla Corte. L’esecutivo, però, che gode del sostegno di un’ampia maggioranza parlamentare, farebbe molto meglio a favorire l’approvazione di una legge condivisa". Lo sottolinea il costituzionalista Stefano Ceccanti.
"Tanto più che la legge toscana prevede nel suo articolo 2 che nel caso sia approvata una legge nazionale, a quel punto sarebbe quest’ultima ad essere applicata. Se impugna, il Governo rischia di trovarsi in una situazione simile a quella in cui Camera e Senato fecero conflitto di attribuzione davanti alla Corte contro la Cassazione sul caso Englaro invece di fare direttamente una legge. Presentandosi così, inadempienti, davanti alla Corte, la causa la persero. Vuole davvero il Governo impugnare davanti alla Corte una legge regionale che risponde alle esigenze poste dalla Corte stessa mentre non ha fatto nulla in positivo?".
Roma, 17 mar (Adnkronos) - "Solidarietà a Selvaggia Lucarelli. Come può chiamarsi 'spettacolo' una vomitata di insulti, bodyshaming e atti sessuali simulati su un cartonato che raffigura una donna?". Lo scrive su Instagram la deputata del Pd Eleonora Evi a proposito di 'Gurulandia', lo spettacolo teatrale di Fabrizio Corona, annunciando la presentazione di una interrogazione parlamentare al governo.
"Non è solo preoccupante ma è inaccettabile, questo non è spettacolo, non è cultura, non è intrattenimento è solo violenza verbale, è becera volgarità, è, ancora una volta, la tossicità del patriarcato. E non può avere un pubblico davanti cui esibirsi! Specialmente se si tratta dei grandi teatri italiani. Presento interrogazione al governo", aggiunge Evi.
Milano, 17 mar.(Adnkronos) - Il prossimo 22 marzo, dalle 14 alle 22, Base Milano annuncia che ospiterà la prima edizione del Digital Journalism Fest, un evento ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano, dedicato al futuro dell'informazione e della comunicazione digitale. Il festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, "offrirà una giornata di incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator, l'impatto dell'intelligenza artificiale e i migliori strumenti per la creazione di contenuti". Un evento, prosegue la nota, "che unisce appassionati di informazione e innovatori. Il Digital Journalism Fest nasce dall'esigenza di mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell'informazione". L'evento si propone "di creare un dialogo tra giornalisti, creator ed esperti, offrendo una visione completa dell'evoluzione dell'informazione.
"Il Digital Journalism Fest vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale - spiega Francesco Oggiano - In un'epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione". Il Digital Journalism Fest, prosegue il comunicato, "proporrà un ricco programma di conversazioni, masterclass e live podcast". Ad aprire l'evento saranno il Chief Operating Officer di Chora Media, Riccardo Haupt, e la giornalista e new media strategist di Sky TG24, Chiara Piotto (che sarà anche moderatrice dell'evento), con un confronto sul giornalismo social insieme a Emanuele Corazzi, Head of Content di Cronache di Spogliatoio. A seguire, "un’analisi semiseria dei profili social dei potenti del mondo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’autore Antonio Losito, conduttore del podcast Tyranny, che discuteranno di come i leader mondiali utilizzano le piattaforme social per consolidare il loro potere.
Il programma, si legge ancora, "proseguirà con Gianluca Gazzoli, ideatore e conduttore di Passa dal Bsm, che risponderà alle domande di Andrea Girolami, autore della newsletter Scrolling Infinito, su come i creator stiano cambiando la comunicazione". In seguito ci sarà “Come lavoreremo nell’era dell’Ai?”, puntata live del podcast “Sulla Soglia. Il mondo che ci aspetta” insieme a Walter Renna, Ceo di Fastweb + Vodafone, e Benedetta Giovanola, professoressa e vice presidente dell'Associazione Italiana di Filosofia Morale. Spazio anche alla riflessione con Nicolas Lozito, giornalista de La Stampa e autore della newsletter Il colore verde, "che parlerà della rinascita delle newsletter, e Matteo Caccia, responsabile della sezione podcast de Il Post, che esplorerà il potere delle storie". Edoardo Scognamiglio di Hacking Creativity e Fjona Cakalli (Tech Princess) "offriranno strumenti pratici per lavorare più efficacemente con le nuove tecnologie", prosegue la nota.
Spazio poi all’intervento “Come i dati e il design ci mostrano l’invisibile”: Federica Sanchez, architetta e ricercatrice di Neuroscienze applicate all’architettura presso Lombardini22, e la data designer Valentina D’Efilippo "dialogheranno sull’importanza di utilizzare i dati per comprendere la realtà attraverso l’information design e per progettare spazi veramente a misura d’uomo". Fernando Vacarini, Direttore responsabile Changes - Responsabile Media Relations, Corporate Reputation e Digital Pr Gruppo Unipol, e Raffaele Alberto Ventura, scrittore e ricercatore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, "discuteranno i rischi e le opportunità della polarizzazione". Infine Bianca Del Balzo, docente della New Media Academy, "analizzerà gli ingredienti dei video più popolari della rete.
Alcuni speech saranno arricchiti da una live performance di graphic recording - si legge ancora - curata dall’agenzia Yoonik e affidata all’illustratore Jacopo Sacquegno". Finale in musica, con Storie di canzoni Live, lo spettacolo di Francesco Oggiano "sulle canzoni che hanno raccontato i cambiamenti della società italiana, dal dopoguerra al 2025". Il Digital Journalism Fest, si legge nella nota, "avrà come partner istituzionale la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. La Commissione europea è impegnata da tempo nel contrasto della manipolazione informativa insieme alle altre istituzioni europee. "Da questa prestigiosa collaborazione istituzionale è nato – tra le altre cose - un sondaggio strategico che mira a indagare questo fenomeno e identificare le azioni dell’Unione europea per affrontarlo.
L'iniziativa è inoltre realizzata, si legge, "grazie al contributo di diversi partner, tra cui la società di telecomunicazioni Fastweb + Vodafone, la società energetica Sorgenia, la piattaforma digitale di investimenti immobiliari e green Walliance, il gruppo assicurativo Unipol, la società di architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto per il Real Estate Lombardini22 e la piattaforma di comunicazione visiva Canva". Tra i sostenitori anche Fondazione Cariplo, "che si dedica alla filantropia con lo scopo di supportare la realizzazione di progetti che mettano al centro il bene comune, la crescita delle persone e l’interesse collettivo". Cariplo sostiene il Digital Journalism Fest nell’ambito della sua missione di promozione dell’innovazione e della cultura, "favorendo la diffusione di competenze digitali. Newsroom partner è Adnkronos, mentre Communication partner è Comin & Partners, società di consulenza di comunicazione strategica e relazioni istituzionali".
Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - Il Premio Film Impresa è pronto a tornare per il terzo anno consecutivo dal 9 all'11 aprile, con un palinsesto ricco di proiezioni, incontri e riconoscimenti. Il programma della manifestazione è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa a Roma. Il Premio Film Impresa è un’iniziativa ideata e realizzata da Unindustria con il supporto di Confindustria. Divenuto ormai un vero hub culturale e luogo d’incontro di riferimento, il Premio ha l’obiettivo di valorizzare, esaltare e comunicare i valori dell’impresa e delle persone che vi lavorano. “Questo premio dimostra quanto l'audiovisivo possa essere un potente strumento di comunicazione per le aziende, capace di trasmettere valori, storie e visioni. Sempre più aziende scelgono di raccontarsi con contenuti audiovisivi di qualità, e il nostro obiettivo è dare loro il giusto riconoscimento e visibilità. Anche quest'anno ci aspettiamo opere straordinarie, con un'attenzione particolare ai giovani e all’innovazione", ha commentato il presidente di Premio Film Impresa Giampaolo Letta.
Il costante successo di Premio Film Impresa è testimoniato anche dal massiccio numero di opere ricevute nei mesi scorsi, che hanno raggiunto quota 200, di cui 140 entrate in preselezione. Un risultato reso possibile soprattutto grazie al lavoro che ogni anno, anche nei mesi successivi alla tre-giorni di aprile, ha permesso al Premio di prendere parte a importanti manifestazioni cinematografiche e culturali in tutta Italia, dalla Mostra del Cinema di Venezia alla Festa del Cinema di Roma, passando per il Tuscia Film Fest, il Lecco Film Fest, La Settima Arte di Rimini e Il Cinema: che impresa di Torino. "Le aziende partecipanti, presentando le loro opere audiovisive, offrono uno sguardo affascinante sui processi e le storie che si celano dietro i prodotti e i servizi che utilizziamo quotidianamente. Queste opere non solo evidenziano l'innovazione e la creatività, ma trasmettono anche la passione e l'impegno che caratterizzano il mondo imprenditoriale”, ha dichiarato il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo.
“Il Premio, inoltre, valorizza un settore strategico per l’economia del nostro territorio, quello dell’audiovisivo. Il Lazio, infatti, è la prima regione per numero di imprese (2.500), occupati (15mila) e fatturato (3,3 miliardi di euro) e le imprese laziali della filiera cinematografica valgono il 55% del fatturato e il 62% del valore aggiunto nazionale”, ha concluso Biazzo. Anche quest’anno l’evento avrà luogo alla Casa del Cinema a Villa Borghese, dove la giuria, presieduta da Caterina Caselli, assegnerà un premio alle opere in concorso in ciascuna delle seguenti categorie: Area Documentaria - a cura di Umana; Area Narrativa - a cura di UniCredit; Area II&S: Innovative, Image & Sound - a cura di Almaviva.
Il regista Matteo Garrone riceverà il Premio Ermanno Olmi 2025, l’imprenditore e amministratore delegato di Webuild Pietro Salini riceverà il Premio Speciale Film Impresa Unindustria e l’attore e regista Luca Zingaretti riceverà il Premio Speciale Film Impresa. Ad affiancare la presidente di giuria Caterina Caselli, ci saranno esperti del settore, manager ed imprenditori: nello specifico, oltre al Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo e al delegato del Presidente Orsini per Confindustria - Gruppo Tecnico Industria del Turismo e della Cultura Leopoldo Destro, in giuria ci saranno la Presidente di Biagiotti Group Lavinia Biagiotti, il Presidente del Premio Salute e Sicurezza sul Lavoro di Unindustria Rodolfo Bertoli, la Presidente di Anima per il sociale nei valori d’impresa Antonella Sabrina Florio, l’attore Francesco Gheghi, il vicedirettore de 'Il Messaggero' Alvaro Moretti, la produttrice cinematografica Elisabetta Olmi e lo sceneggiatore e regista Giovanni Veronesi.
"Pfi alla sua terza edizione sembra proprio dimostrare quanto fosse praticabile il progetto di mettere a punto un prisma di illuminazione e valorizzazione delle opere audiovisive che incroci il linguaggio del cinema e la progettualità imprenditoriale, l’universo magmatico della transmedialità e la necessità di contenuti fortemente legati a lavoro, tecnologia, sostenibilità”, ha aggiunto il direttore artistico di Premio Film Impresa Mario Sesti. “Tutto questo oggi non è soltanto un sogno, ma sta diventando un programma avviato da un affiatato gruppo di lavoro e seguito da un orizzonte di comunicazione e imprenditoria attento e reattivo", ha concluso. “La terza edizione del Premio Film Impresa si conferma un appuntamento fondamentale per valorizzare il connubio tra impresa, innovazione e linguaggio cinematografico", ha dichiarato Lorenza Lei, Responsabile Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio che ha aggiunto: "Vogliamo che il Lazio continui a essere una fucina di talenti, un polo di innovazione e creatività capace di attrarre produzioni e professionisti da tutto il mondo”.
Nella tre-giorni le proiezioni delle opere in concorso si alterneranno, come di consueto, ad incontri e talk di approfondimento che quest’anno avranno come pilastri tematici il futuro, l’innovazione e l’intelligenza artificiale. La terza edizione del Premio Film Impresa si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale e Rai Teche, e della collaborazione di Confindustria, Anica, Una e Fondazione Cinema per Roma. L'iniziativa è realizzata in partnership con Almaviva, Edison Next, Umana e UniCredit, e con il supporto tecnico di Spencer & Lewis, D-Hub Studios, Ega e Tecnoconference Europe.Media partner dell'evento sono Il Messaggero, Prima Comunicazione e Adnkronos.
Questa terza edizione, fortemente orientata ai principi Esg, darà inoltre spazio a due importanti programmi speciali: un focus sulla scuola e la formazione come elementi essenziali per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; e una serie di testimonianze di imprenditori che racconteranno di come l’AI sia già parte integrante dei processi aziendali e di come possa continuare a trasformare settori chiave come la pubblica amministrazione, l’industria manifatturiera, la comunicazione e l’analisi dei dati. “Occupandomi di musica da tanti anni, trovo stimolante utilizzare le immagini per raccontare in modi attraenti e emozionali la filosofia di un prodotto, lo sviluppo di un’idea che nasce dalla creatività delle persone, i valori che contraddistinguono le aziende e gli individui che ne fanno parte. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro con passione e dedizione insieme ai miei colleghi della Giuria e di farmi stupire dai tanti film che si sono candidati”, ha dichiarato la nota produttrice discografica e cantante, Caterina Caselli.
La terza edizione alzerà ufficialmente il sipario con l’evento di apertura del 9 aprile alle ore 19:00, ma il primo slot inaugurale è fissato già in mattinata con UNI.verso Pfi, uno spazio di incontro e networking B2B curato dal Team Pfi, con la project leader Lidia Cudemo, Presidente della Sezione Editoria, Informazione e Audiovisivo di Unindustria. L’iniziativa favorirà il dialogo tra le realtà dell’imprenditoria italiana e il mondo dell’audiovisivo, mettendo al centro l’importanza della narrazione aziendale e la capacità delle aziende di raccontarsi in modo sempre più efficace. Inoltre, verrà aperto un focus sull’imprenditoria femminile, valorizzando storie di successo e strategie per una maggiore inclusione nel mondo lavorativo.
Durante l’ultima giornata del Premio, inoltre, è previsto un evento speciale dedicato alla memoria di Ennio Lucarelli, un omaggio al fondatore Ised. In anteprima verrà proiettato 'Ennio Lucarelli: il sistema delle idee', il film documentario a cura di Mario Sesti e Caterina Taricano che ricostruisce l’attività umana e imprenditoriale di un vero e proprio innovatore e pioniere dell’industria informatica. Durante la ricca tre-giorni di aprile ci sarà spazio anche per la consueta indicazione collaterale: quella popolare della platea competente per il film più amato dal pubblico. Verrà infine riproposto il voto popolare online di tutti i film d’impresa in preselezione.
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Nei venti della globalizzazione e dei neoimperialismi, dobbiamo ancora di più essere gelosi custodi della nostra unità nazionale, della nostra indipendenza e della nostra identità storica e culturale. Oggi, festeggiando le fondamenta della Patria, ricordiamo con riconoscenza coloro che hanno sacrificato la propria vita per liberarla dagli invasori e quanti l’hanno offerta per difenderla e consolidarla". Lo afferma Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Camera.
"L’omaggio migliore che possiamo tributare a questi eroi che hanno dato la vita per noi, è vivere ogni giorno -aggiunge- come se ci stessero guardando, portando avanti l’interesse italiano con realismo e senza rinunciare alla nostra identità rincorrendo le sirene del mondialismo e del villaggio globale. Il mondo si compone di inestinguibili e componibili differenze, nostro compito è valorizzarle, non uniformarle, fondandole sul rispetto di tutte le identità. Il cuore dell’Italia si è rianimato il 17 marzo del 1861, dopo decenni di sonno, a noi spetta il compito di continuare a farlo battere. Presenterò una proposta di legge per istituire in questa ricorrenza un vero e proprio ‘Giorno della Riconoscenza’, da dedicare a chi difendendo il nostro popolo ha perso la vita".