La cosca si contendeva il predominio sugli affari illeciti con i Vastarella anche attraverso raid armati. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti
Colpo al clan camorristico dei Sequino di Napoli. I carabinieri del comando provinciale hanno arrestato circa 30 persone ritenute affiliate alla famiglia che opera nel Rione Sanità. Il clan si contende il predominio sugli affari illeciti con i Vastarella anche attraverso le “stese“, raid a colpi di pistola a scopo intimidatorio nelle zone di appannaggio della cosca rivale.
Due le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Napoli. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti. Tutti i reati sono aggravati da finalità e metodo mafiosi. Secondo quanto accertato dalle indagini la guida del clan Sequino è sempre rimasta nella mani dei capi storici, Salvatore e Nicola Sequino, che davano gli ordini agli affiliati anche dal carcere, approfittando dei colloqui.
“Voglio congratularmi con i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e con la Magistratura napoletana per l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare per fatti gravi di camorra eseguite questa mattina nel quartiere Sanità – ha detto il sindaco Luigi de Magistris – Anche grazie a queste attività d’indagine Sanità sarà progressivamente liberato dai tentativi del crimine di rallentare la rinascita di un quartiere dove la sua gente ha già scelto per la bellezza, lo sviluppo, la cultura e l’umanità”.
Anche Matteo Salvini ha commentato il blitz. “I carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato una trentina di persone ritenute affiliate al clan camorristico dei Sequino. È una buona notizia, che fa cominciare bene la giornata. Grazie alle Forze dell’Ordine”, ha affermato il ministro dell’Interno.