Il sottosegretario alla presidenza del consiglio della Lega non chiude all'eventualità che si renda necessaria una correzione dei conti dopo che l'Italia è tornata in recessione. Finora il ministro dell’Economia Tria e il premier Conte hanno escluso la necessità di interventi
Il governo verificherà “nei prossimi mesi” se servirà una manovra correttiva per rispettare gli obiettivi di deficit e debito concordati con la Commissione europea. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio della Lega, Giancarlo Giorgetti, a Milano. Finora il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha escluso la necessità di interventi, e il premier Giuseppe Conte a fine gennaio aveva dichiarato che non se ne era mai discusso anche perché la legge di Bilancio era stata approvata solo un mese prima.
Dopo i dati Istat sulla fine del 2018, che hanno visto il pil scendere per due trimestri consecutivi segnalando il ritorno dell’Italia in recessione, aumenta il rischio che il governo non riesca a mantenere l’indebitamento netto entro il 2,04% del pil nel 2019.
Per quanto riguarda lo stop del Movimento 5 stelle alla riconferma di Luigi Federico Signorini nella carica di vicedirettore generale della Banca d’Italia, “il direttorio lo nomina Bankitalia, non è che la facciamo noi”, ha detto Giorgetti. Il 10 febbraio sia Matteo Salvini sia il vicepremier e capo del M5s, Luigi Di Maio, hanno detto di ritenere opportuno azzerare il direttorio. Oltre a Signorini, sono in scadenza a maggio anche il direttore generale Salvatore Rossi e l’altra vice dg Valeria Sannucci.