“I miei complimenti a Lorenzo, il primo ragazzo non udente laureato con 110 e lode all’Università di Pisa con la tesi ‘I sordi, l’audiovisivo e i nuovi media’”. A scriverlo è il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, che, su Facebook, ha postato un articolo de Il Fatto Quotidiano.it del 14 febbraio, ripreso dal sito Sordionline. La storia è quella di Lorenzo Nissi Vassalle, primo studente sordo a laurearsi a Pisa con il massimo dei voti. “La Lingua dei segni costituisce uno strumento importante di inclusione, di pari opportunità, di accesso alla comunicazione e piena partecipazione alla vita collettiva delle persone con deficit uditivo”, ha scritto sempre l’esponente del Carroccio.
Lorenzo, 24 anni, ha ottenuto il prestigioso titolo nella Facoltà di Lettere moderne dopo una serie di difficoltà che tutti i non udenti devono affrontare. Proprio queste erano al centro della sua tesi, in cui ha dimostrato che le tecnologie, in particolare alcune applicazioni, possono garantire una maggiore autonomia. “Quando ho visto le mani agitate a mo’ di applauso è stata un’emozione. Ma la battaglia è solo all’inizio”, aveva commentato il ragazzo a ilfatto.it, sordo dalla nascita. A sei mesi, i suoi genitori si sono accorti che aveva qualche problema, quando, mentre dormiva nella culla, non ebbe reazioni ad alcuni rumori forti: “Ci fu un cedimento improvviso di un mobile e tutte le pentole vennero giù. Non mi accorsi di nulla”.
Il suo impegno, ora, è far sì che la Lis venga riconosciuta ufficialmente. Il 3 ottobre del 2017 per la prima volta il Senato ha approvato il disegno di legge sul riconoscimento della Lingua dei segni italiana. Poi il testo è passato alla Camera, dove ancora giace in attesa di essere discusso. L’Italia è uno dei pochi Paesi che ancora non la riconosce, ed è anche su questo che è intervenuto Bussetti. “L’impegno di Lorenzo deve essere sostenuto con forza. Questo governo sta facendo la sua parte”, ha scritto sempre nel post. Il ministro Lorenzo Fontana e io, infatti, a dicembre abbiamo firmato un protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di formare docenti esperti e qualificati nella Lis e favorire la completa inclusione scolastica dei bambini sordi segnanti. I corsi daranno una risposta attesa da molto tempo. Grazie a 6 milioni di euro già a disposizione, avvieremo subito i percorsi formativi destinati ai docenti di sostegno. Nessun ragazzo deve essere lasciato indietro”.