di Giovanni Papa

Comunque fosse andata la decisione sulla piattaforma Rousseau, oggi una cosa l’abbiamo capita: la “Cittadinanza Attiva”, cavallo di battaglia del Movimento, è stata la sola forza chiamata a decidere in questa vicenda, che ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Questo il dato di fatto.

Non c’è riuscita una magistratura che dopo diversi passaggi tra procure e Tribunali dei ministri, si è espressa con pareri discordanti.

Non c’è riuscito Matteo Salvini, che dopo essersi detto a favore del processo, ha improvvisamente fatto marcia indietro.

Non ci sono riusciti i vertici del Movimento 5 stelle, che hanno consegnato la decisione alla loro base nonostante fossero chiari gli intenti del voto.

Non c’è riuscita l’opposizione, che per ovvie opportunità elettorali si sono limitati a sbranare un succulento osso da spolpare, caricandolo addirittura questo voto di “responsabilità diretta” su una imminente invasione immigratoria (come se un voto potesse fermare la disperazione di milioni di persone).

Per l’ennesima volta, non c’è riuscita una stampa che ormai riesce a scrivere solo di tifoserie e fazioni essendo essa stessa posseduta da tifoserie di appartenenza e fazioni di interesse.
Guai a parlare nei meriti.

E fatemi dire, in presenza di uno scenario straordinariamente unico nella storia dell’Italia Repubblicana, dove per la prima volta in assoluto rischiavano (e rischiano tutt’ora) di essere processati in contemporanea il Presidente del Consiglio e ben tre ministri della Repubblica, forse non c’è riuscito neanche chi in questo paese è il Garante dell’equilibrio tra Poteri dello Stato.
Un caso eccezionale richiedeva un intervento eccezionale? Non lo sapremo mai.

Senza ombra di dubbio, una patata “bollente” che tutti hanno scansato.

All’ombra delle più svariate “giustificazioni” il dato di fatto è che la decisione finale è arrivata sul tavolo di cittadini comuni (non pagati da nessuno) amanti della Democrazia, che non si sono tirati indietro. Cittadini come tutti gli altri ma con il vizio della “Partecipazione Attiva”, quasi a voler dimostrare che in fondo, per prendersi un minimo di responsabilità, forse non serviva neanche tanto coraggio.

Diciamo che comunque vada, un successo il Movimento lo ha portato a casa.
Uno dei concetti fondativi teorizzati fin dal principio, ieri ha preso pesantemente forma.

52.417 persone in 8 ore hanno preso in piena autonomia una delle decisioni più importanti della XVIII Legislatura, rimanendo se stesse… Cittadini tra i cittadini, protagonisti di un voto che è già nella storia non tanto per ciò che ha espresso, ma per chi e per come è stato espresso.

Una partecipazione democratica unica che è arrivata ad incidere direttamente su temi istituzionali.

Una partecipazione democratica unica fino a qualche anno fa impensabile se non per qualche “visionario sognatore”.

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