“Voto dei 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau in merito al caso Diciotti-Salvini? Se loro ritengono che sia un metodo giusto per i loro iscritti, fanno bene. Per me è un metodo assolutamente contestabile. Se per loro la democrazia è quella digitale, ce ne facciamo una ragione“. Così, ai microfoni di “Ho scelto Cusano” (Radio Cusano Campus), il deputato della Lega, Alessandro Morelli, si pronuncia sul voto online dei 5 Stelle sul caso Diciotti.
L’ex direttore di Radio Padania, che è anche presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, ribadisce la posizione del suo partito sul Tav: “I margini di trattativa col M5s ci sono. Gli italiani vogliono questa grande opera, lo dimostrano le manifestazioni non organizzate da sindacati e da partiti. La stragrande maggioranza della popolazione è per il Tav, lo dicono anche i sondaggi. Magari bisogna informare di più sui dati positivi dell’avere un’opera simile rispetto a delle criticità che indubbiamente ci sono, non possiamo nasconderci, perché un progetto che ha più o meno 40 anni può essere rivisto e aggiornato, guardando le necessità dell’oggi. Detto questo, il Tav è un’opera fondamentale per il Paese e non solo per il Piemonte”.
Poi spiega la sua proposta di legge sul passaggio delle canzoni italiane alle radio: “Non è un provvedimento sovranista. E’ finalizzato a tutelare e a promuovere la cultura italiana perché’ purtroppo troppo spesso la musica non è considerata, come dovrebbe essere, uno dei pilastri della nostra cultura. Il mio riferimento a Mahmood? La sua vittoria al Festival di Sanremo è chiaramente positiva. Tra l’altro, in senso campanilistico, io sono ben contento perché Mahmood è del mio stesso quartiere di Milano, Gratosoglio”.