Televisione

Montalbano, il commissario rende omaggio al dottor Pasquano: “Uno dei momenti più commoventi”

Nel secondo appuntamento dal titolo "Un diario del '43", in onda il 18 febbraio su Rai 1, il personaggio di Pasquano è stato celebrato e omaggiato

di Giuseppe Candela

Dopo una lunga malattia, Marcello Perracchio era scomparso a 79 anni a Ragusa il 28 luglio 2017. Il dottor Pasquano de “Il commissario Montalbano” era diventato per gli spettatori un personaggio simbolico. Burbero, amante dei cannoli e non voleva “essere rotti i cabassisi“. Nell’episodio “L’altro capo del filo“, in onda lunedì 11 febbraio, era stato solo evocato: “E’ andato in ferie, forse con la moglie”, aveva detto l’ispettore Fazio. Nel secondo appuntamento dal titolo “Un diario del ’43“, in onda il 18 febbraio su Rai 1, il personaggio di Pasquano è stato celebrato e omaggiato.

“E’ stato uno uno dei momenti più commoventi che io abbia girato“, aveva detto Luca Zingaretti parlando del funerale televisivo dell’attore. La scena toccante della tumulazione avvenuta nel cimitero di Scicli e la commozione degli spettatori quando il commissario chiama nella sua stanza l’intera squadra. Un vassoio di cannoli, di cui il dottore era ghiotto, per ricordarlo “officiando” quasi un rito. La scena è stata vista da oltre dieci milioni di telespettatori, con il 43% di share.

“Mesi fa, in televisione, ho visto Luca Zingaretti intervistato da Fabio Fazio che annunciava una grande sorpresa per le nuove puntate del Commissario Montalbano legata a un attore. Ho subito pensato che si trattasse di mio marito”, ha spiegato a Repubblica Franca Gurrieri, moglie di Perracchio. “Vent’anni fa, quando iniziarono le riprese della serie televisiva il regista Alberto Sironi offrendogli il ruolo del medico legale gli disse: ‘Purtroppo i personaggi maggiori sono stati assegnati, ma conosco il tuo talento e questo piccolo personaggio ci sarà in ogni puntata‘. Un personaggio che Marcello amava come un figlio, si assomigliavano, e che gli aveva regalato la popolarità e, soprattutto, l’affetto della gente”, ha continuato la Gurrieri.

“Sul set si divertiva tanto, soprattutto, quando poteva improvvisare, lasciandosi andare con Zingaretti in siparietti comici che fortunatamente non venivano mai tagliati da Sironi” dice ancora la signora Perracchio che racconta anche la vicinanza del gruppo di lavoro durante la malattia di suo marito: “Pochi mesi prima dalla sua morte vennero a trovarlo a casa Luca Zingaretti, Alberto Sironi e Carlo Degli Esposti. Abbracciandolo gli dissero di guarire in fretta per tornare presto sul set, ricordandogli che nessuno si sarebbe mai dimenticato di lui e del suo personaggio”.

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