La Lega, che sarà probabilmente “il primo partito” del Parlamento Europeo nella prossima legislatura, punta a creare “un fortissimo gruppo eurocritico”, in cui potrebbero “convergere” anche “gli amici del Movimento 5 stelle“. Le parole del presidente leghista della commissione Bilancio alla Camera Claudio Borghi, pronunciate a margine della European Parliamentary Weeek a Bruxelles, hanno spiazzato (almeno apparentemente) i 5 stelle che si sono affrettati a smentire: “Noi siamo una forza post ideologica che ha un progetto alternativo alla destra e alla sinistra”, ha dichiarato il vice presidente M5s del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo. Solo qualche giorno fa Luigi Di Maio ha presentato ufficialmente i primi alleati con cui intende lavorare a un nuovo gruppo dopo il voto di maggio e ha lanciato il “Manifesto europeo” del Movimento 5 stelle. Da sempre i due partiti ripetono la versione secondo cui l’alleanza di governo in Italia non verrà riproposta in altri contesti elettorali. Ma è anche vero che, a onor di cronaca, in queste ore il rapporto si è ancora più rinsaldato con il voto dei 5 stelle in favore dell’immunità per lo stesso Salvini. “Siamo una squadra”, ha commentato il leader del Carroccio.
Proprio a quel clima di squadra deve aver pensato Borghi oggi, rispondendo alle domande dei giornalisti. Nella prossima legislatura, ha detto, nell’Aula di Strasburgo ci saranno “equilibri sorprendenti”. “Penso che i contenitori principali, che sono stati il Ppe, il Pse e anche l’Ecr nella scorsa legislatura, hanno una consistenza numerica composta da tanti partiti, che semplicemente si sono avvicinati in quanto partiti di governo. Questo vale specialmente per i partiti dei Paesi che ricevono denaro dall’Ue, primo tra tutti penso a Fidesz di Viktor Orban, che non ha posizioni lontane dalle nostre, eppure sta nel Ppe, mi viene da dire per convenienza: è giusto, fanno il loro interesse”. Ora, è stato il ragionamento, “tutti danno per scontato che l’Alde (i Liberaldemocratici guidati oggi dal capogruppo Guy Verhofstadt, ndr) si unirà a loro: vediamo chi sarà rimasto nell’Alde e se sono contenti quelli dell’Alde di stare con i Socialisti e viceversa. Io sono convinto che, qualora non ci sia la maggioranza Ppe-Pse, potrebbero esserci equilibri sorprendenti, nel prossimo Parlamento“. Quindi ha concluso: “E qualora ci fossero, ed è la nostra speranza principale per poter cambiare le cose, sono convinto che tantissimi rappresentanti di altri Paesi che in questo momento sono nei tre gruppi che ho detto, potrebbero convergere. E mi piacerebbe anche che convergessero gli amici del Movimento 5 stelle, tenendo presente che l’Efdd (il gruppo in cui siedono oggi i Cinquestelle, ndr) senza lo Ukip non ha molto senso: si creerebbe un fortissimo gruppo eurocritico, chiamiamolo così, che potrebbe davvero spostare gli equilibri in questo Parlamento”.
Che sia una speranza o un discorso già affrontato con alcuni esponenti 5 stelle, resta il fatto che dai vertici grillini sono arrivate velocemente le smentite. “Il Movimento 5 Stelle”, ha detto l’europarlamentare M5s Fabio Massimo Castaldo, “è al lavoro per costruire un progetto politico che vada oltre le compagini tradizionali, una nuova famiglia che rappresenti quel cambiamento vero di cui l’Europa ha bisogno. Siamo una forza post ideologica che ha un progetto alternativo alla destra e alla sinistra che hanno deluso i cittadini: vogliamo perseguire questa battaglia con chi condivide pienamente questa sensibilità. Dobbiamo quindi smentire le ipotesi proposte da Claudio Borghi”. E ha riprova di quello che dice, Castaldo ha ricordato la presentazione ufficiale della squadra 5 stelle che andrà a comporsi in Europa: “Come dimostrato settimana scorsa durante la presentazione del Manifesto europeo, siamo focalizzati sul nostro progetto politico per un’Europa più vicina ai cittadini, partendo in primis dal rafforzamento della democrazia diretta e partecipativa. Noi puntiamo al miglioramento della qualità della vita dei cittadini europei e questo può avvenire solo se avremo finalmente in Europa una vera solidarietà. Il progetto dei sovranisti poggia su basi ben diverse: siamo pronti a dialogare con loro così come con tutti gli altri sui singoli temi, ma in termini di alleanze procediamo senza esitazioni sul nostro progetto”.
Smentita anche sul fronte nazionale, dove per i 5 stelle è intervenuto il presidente della commissione per le Politiche Ue Sergio Battelli: “Ci spiace dover contraddire continuamente il presidente della Commissione Bilancio Claudio Borghi ma lui parla a titolo personale e, sistematicamente, viene smentito. Abbiamo sempre detto che M5S e Lega alle prossime Europee faranno campagne diametralmente opposte e non mi risulta che qualcuno abbia cambiato idea”. E’ quanto scrive, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli. “Venerdì scorso Luigi Di Maio ha presentato i leader del nuovo gruppo europeo e la Lega, va da sé, non ne fa parte. Ricordo inoltre che il M5S non è eurocritico ma europropositivo: non vogliamo distruggere, vogliamo un’Europa nuova, con regole diverse. Infine una battuta: se Borghi non riesce proprio a far a meno di noi può sempre decidere di ‘sposarè il nostro manifesto e di convergere nella nostra nuova casa europea. Ci pensi” conclude Battelli.