Tutto quello che facciamo ha un impatto sull’ambiente, compreso ascoltare musica. Molti, installando una delle tante app per lo streaming, avranno pensato di avere un atteggiamento più “green” rispetto a comprare CD. Niente confezioni di plastica da smaltire, nessuna montagna di CD e vinili da portare in discarica. Resterete a bocca aperta leggendo i risultati di una ricerca condotta dalla Keele University di Newcastle-under-Lyme. I professori Sharon George e Deirdre McKay, rispettivamente docenti di scienze e politiche ambientali nell’ateneo inglese, si sono chiesti quale sia l’impatto ambientale dell’ascolto di musica. Hanno analizzato quello dei dischi in vinile, dei CD e della musica digitale, e il risultato è che l’impatto maggiore sull’ambiente lo ha la musica in streaming.
Avete letto bene. Il motivo è che, pur considerando l’assenza di supporti fisici nelle mani degli utenti, quando si parla di musica in streaming il supporto materiale esiste, è il data center. Si tratta di centri di svariati milioni di metri quadri imbottiti di computer perennemente accesi, che assorbono enormi quantità di energia elettrica. Producono molto calore, e per dissiparlo bisogna consumare altra energia elettrica.
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Poi bisogna tenere conto che le tracce musicali devono essere trasmesse attraverso la rete, e arrivare ai singoli dispositivi tramite Wi-Fi o 4G. Smartphone e tablet ovviamente vanno ricaricati, assorbendo altra energia, ma di questo si può non tenere conto perché per ascoltare un vinile o un CD bisogna accendere lo stereo.
Per produrre un vinile sono necessari 135 grammi di PVC, e il processo produttivo comporta un’emissione di 0,5 kg di anidride carbonica. Moltiplicando questo valore per i 4,1 milioni di dischi in vinile venduti annualmente nel Regno Unito si ottengono quasi 2mila tonnellate di anidride carbonica.
Per produrre CD serve un mix di policarbonato e alluminio, che comporta meno emissioni di anidride carbonica rispetto al vinile. Però i vinili sono riciclabili al 100%, mentre il materiale di cui sono fatti i CD è difficile da recuperare. Complessivamente, tra i due inquina meno il vinile.
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La ricerca dev’essere affinata per conteggiare altri dettagli, quali per esempio le fonti di energia rinnovabili impiegate da alcuni datacenter. Per esempio, alcune strutture sorgono nei pressi del Circolo Polare Artico o sotto al mare per sfruttare le temperature rigide ai fini del raffreddamento. Altri funzionano almeno in parte con energia eolica.
Il conto preciso a grammo di anidride carbonica prodotto comunque ha poca importanza. Quello che conta è essere consapevoli che anche lo streaming ha un impatto sull’ambiente, pur non avendone percezione fisica.