Sconfitta per la Juventus nell’incontro di andata degli ottavi di finale di Champions League. I bianconeri hanno perso 2-0 a Madrid contro l’Atletico. Per la squadra guidata dal Cholo Simeone le reti sono state realizzate da Gimenez al 78mo e da Godin all’83mo. Per due volte l’undici di Massimiliano Allegri si era salvato grazie al Var. Prima per un fallo di De Siglio su Diego Costa: era fuori area ma in origine l’arbitro aveva indicato il dischetto. Poi l’assistenza video ha annullato il gol dell’ex, cioè di Alvaro Morata, per una spinta su Giorgio Chiellini.
La Juventus è crollata in cinque minuti, dal 78′ all’83′, trascinata da un atteggiamento eccessivamente rinunciatario e dalla serata sbilenca di molti insospettabili. Non è successo niente che non fosse stato ampiamente previsto. Perché l’Atletico Madrid è capace solo a giocare così, in maniera pelosa e ossuta, picchiando e aggredendo, fregandosene dello spettacolo, badando unicamente alla concretezza, costruendo le proprie fortune su una retroguardia straordinaria, mordendo caviglie e ambizioni dell’avversario. Non è successo niente che Allegri non avesse previsto alla vigilia, malgrado la sua Juventus abbia giocato sempre al minimo sindacale, quasi a voler scansare il rischio di finire nella trappola di Simeone. Se non è stata paura si è trattato di prudenza. Esagerata prudenza, che ha portato a un atteggiamento quasi passivo. Tanto che l’inizio della ripresa è stato da batticuore per i campioni d’Italia, graziati da Diego Costa e salvati dalla traversa sulla conclusione di Griezman, con l’intervento decisivo di Szczesny. Poi in cinque minuti i due gol che rendono il passaggio del turno e durissimo: la Juve deve vincere a Torino almeno con tre reti di vantaggio.