Si tratta del secondo episodio in pochi giorni. Il ministro dell'Interno. "Io rispetto il dolore di una mamma, abbraccio suo figlio e condanno ogni episodio di razzismo. E la signora rispetti la richiesta di sicurezza e legalità che arriva dagli Italiani". Il sindaco della cittadina organizza una fiaccolata
“Ammazza al negar”. Questa la frase, accompagnata da una svastica disegnata al contrario, è apparsa sul muro di casa di una coppia che ha adottato un giovane senegalese. È tutto avvenuto Melegnano, in provincia di Milano e si tratta di un nuovo episodio. Perché è la seconda volta che compaiono scritte sul muro di casa di questi genitori. L’episodio è stato scoperto lo scorso lunedì mattina quando i due, un educatore e sua moglie che è un’insegnante, hanno trovato la scritta addirittura sul muro perimetrale dell’intero complesso di abitazioni. Non si tratta inoltre, come detto, del primo episodio in quanto una scritta analoga (“Pagate per questi negri di m…“) era già stata tracciata sempre sul muro di casa della famiglia che ospita da due anni e infine ha adottato un ragazzo che ha 22 anni.
“Io rispetto il dolore di una mamma, abbraccio suo figlio e condanno ogni episodio di razzismo. E la signora rispetti la richiesta di sicurezza e legalità che arriva dagli Italiani, che io concretizzo da ministro. Bloccare gli scafisti – dichiara il ministro dell’Interno, Matteo Salvini – e i loro complici, fermare l’immigrazione clandestina, assumere poliziotti, installare telecamere ed espellere i criminali è semplicemente giustizia, non è razzismo o tantomeno fascismo”.
“Voglio una fiaccolata contro il razzismo” ha invece fatto sapere il sindaco di Melegnano, Rodolfo Bertoli. “Sono veramente indignato. Melegnano è sempre stata caratterizzata per un’accoglienza convinta senza distinzioni di sorta e di fatti come questi non ne vogliamo affatto tollerare. Ho già avvertito i carabinieri che nei prossimi giorni, molto probabilmente questo fine settimana per le vie della città arriverà questa manifestazione che io desidero sia sotto forma di fiaccolata alla quale inviteremo a partecipare anche tutti gli altri Comuni che lo vorranno. Perché tutti possano dire a gran voce che noi il razzismo non lo vogliamo. Lo faccio anche a nome delle decine e decine di cittadini che me l’hanno richiesto espressamente. Perché tutti sappiano – conclude il sindaco – che su questi episodi di odio razziale non c’è, da parte nostra, nessun tipo di tolleranza“.