L’avevamo vista spuntare alla fine della sfilata parigina dell’haute couture, insieme alla modella Vittoria Ceretti: mora, vestita di nero, aveva fatto capolino per prendere gli applausi del pubblico al posto di Karl Lagerfeld, per la prima volta assente a sua sfilata. Trés fatigué, stanco, aveva prontamente detto la maison. Quell’apparizione anticipava un cambio epocale: oggi Virginie Viard è alla guida di Chanel dopo la scomparsa di Karl Lagerfeld, di cui è stata il braccio destro per trent’anni.
L’azienda della doppia C ha dato ufficialmente l’annuncio, specificando che la Viard è stata incaricata da Alain Wertheimer (Ceo di Chanel) di “continuare il lavoro creativo per le collezioni, affinché l’eredità di Gabrielle Chanel e Karl Lagerfeld possa continuare a vivere”. Figlia di medici (il padre era primario di chirurgia) Virginie è cresciuta a Digione in mezzo agli scampoli di stoffa: suo nonno era soyeux, artigiano della seta. L’eleganza, nella numerosa famiglia Viard (tre sorelle e due fratelli) era di casa, come lei stessa ha raccontato nelle rare interviste alla stampa: sua madre e sua nonna erano sempre impeccabili, e il padre teneva molto alla cura dello stile.
Riservatissima, rare le sue apparizioni in pubblico e le interviste rilasciate. Praticamente assente dai social network, della sua vita privata si sa che è madre di un ragazzo ormai adulto, Robinson, avuto da Jean Marc Fyot, musicista e attore. Mai ha sofferto della sindrome del “numero 2”, ha sempre detto di preferire il suo lavoro al fianco di Lagerfeld alla possibilità di lanciare una sua linea di moda. Virginie ha fatto il suo ingresso nel mondo della moda come costumista teatrale e cinematografica: il primo lavoro lo ottiene nell’atelier di Dominique Borg. Ma la svolta è arrivata nel 1987, con uno stage presso Karl Lagerfeld, che nel 1983 aveva raccolto l’eredità di mademoiselle Chanel. L’inizio di un sodalizio durato più di trent’anni: lui la porterà con sé anche durante il passaggio a Chloé e poi di nuovo a Rue Cambon, dove la Viard si è occupata prima di haute couture e poi, dal 2000 delle collezioni ready-to-wear.
Tecnicamente, il suo ruolo era quello di Studio Director di Chanel, cioè il braccio operativo del Direttore Creativo, il Kaiser Lagerfeld, la persona incaricata di seguire l’intero processo creativo delle collezioni. Il suo braccio destro, e, come amava dire lui “anche il sinistro”. E com’è nel dna della maison di Coco Chanel, ora la guida torna ad una donna.