“De Luca può anche dire che noi del Comune di Napoli facciamo pena e schifo. Quella è critica politica. Noi non ci offendiamo, anzi , se lo dice De Luca, è quasi una medaglia. Però dire bugie è un fatto molto grave, perché noi ci siamo presi le responsabilità per salvare il trasporto pubblico a Napoli, ben sapendo in che condizioni il partito di De Luca l’aveva ridotto”. E’ la dura risposta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, a proposito del destino dell’Anm, la società pubblica di proprietà del Comune di Napoli che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo campano.
Ospite di “Barba & Capelli”, su Radio Crc, de Magistris spiega: “De Luca ha dichiarato che per l’Anm la Regione Campania mette 58 milioni di euro e il Comune di Napoli niente, e quindi l’azienda fallisce a fine anno. Lui ha detto una bugia. Noi mettiamo 54 milioni di euro. Ed è l’unico caso italiano in cui Comune e Regione mettono praticamente quasi la stessa cifra. Ma la Regione è un po’ Paperon de’ Paperoni, noi siamo un Paperino particolarmente in difficoltà, visto che siamo in pre-dissesto economico. Eppure ci mettiamo la bellezza di 54 milioni, è tutto documentabile”.
E aggiunge: “Noi abbiamo salvato l’Anm, nonostante la Regione abbia fatto di tutto per non farcela salvare. Quando De Luca dice che entro il 31 dicembre 2019 l’Anm fallisce, dice una cosa su cui lui evidentemente sta lavorando. Sono stato io a scrivere qualche giorno fa a De Luca una lettera, in cui gli chiedevo perché non convocasse il tavolo istituzionale, tra Comune, Regione e Anm, per decidere che fare dopo il 31 dicembre, visto che le istituzioni dovrebbero dialogare. Ricordo che la funzione del trasporto è una funzione regionale e la Regione poi la dà in concessione al Comune. E questa concessione è stata data fino al 31 dicembre 2019. Allora, un’azienda che è stata salvata e vuole ripartire” – continua – “deve sapere da adesso se la concessione sarà data dopo il 31 dicembre. Noi crediamo nel trasporto pubblico, ma se De Luca dice che l’Anm fallirà dopo quella data, evidentemente non vuole rinnovare la concessione e vuole far fallire l’Anm. Se fa un ragionamento del genere, pur viziato da bugie, mi chiedo perché non convoca quel tavolo. Vuoi vedere che questo ti vuole portare fino a Natale del 2019 per poi far scoppiare il bubbone? E allora è lui che sta giocando con Anm. E, siccome io so come De Luca si sta comportando con Napoli, ho ragione di ritenere che nel suo piano ci sia la distruzione del servizio pubblico a Napoli”.
De Magistris rincara: “De Luca ha dirottato la maggior parte dei soldi verso Salerno. Sappiamo perfettamente il giochetto che lui fa. Però non convoca i tavoli. Peraltro, la lettera molto corretta che io gli ho scritto è stata fatta uscire sui giornali dallo stesso De Luca, il quale ha lasciato intendere che noi volessimo privatizzare il trasporto a Napoli. E invece non è vero, perché noi abbiamo salvato l’Anm senza che la Regione ci fosse venuta in soccorso. Non solo: in questo caso, la Regione Campania dà una cifra ridicola. Sembra veramente il film di Massimo Troisi (“Scusate il ritardo”, ndr)“.
Il sindaco di Napoli, poi, conferma le sue stoccate a Roberto Saviano, autore del romanzo “La paranza dei bambini”, da cui è stato tratto il film vincitore dell’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura al Festival del cinema di Berlino: “Bisogna dar merito alle opere d’arte, tanti film sono realizzati benissimo, con bravi attori. E tanti lungometraggi suscitano anche una reazione e un impegno civile. Basti pensare ai film sulle mafie, come “La piovra”. Diverso è il caso di film come “Gomorra” e “La paranza dei bambini”, soprattutto per il loro accompagnamento narrativo, mediatico e anche un po’ politico, perché si costruisce un’attesa e poi una narrazione, secondo cui Napoli è praticamente quello”.
E spiega: “Ogni giorno noi ci impegniamo perché la città sia liberata da questi fenomeni e siamo rimasti a Napoli per farlo. Molti di noi si sono caricati di responsabilità immani, ma non accetto affatto quella narrazione falsa. Napoli non è “Gomorra”, né “La paranza dei bambini”, perché si fa un torto a Napoli, si fa torto ai napoletani che combattono ogni giorno, si fa torto ai bambini. La narrazione che si dà in Europa e nel mondo a chi vede “La paranza dei bambini” è quella per cui i bambini di Napoli siano come quelli rappresentati nel film”.
De Magistris chiosa: “Chi è il responsabile di tutto questo, magari traendone una forza professionale sotto ogni punto di vista, non fa nulla per specificare i fatti, anzi alimenta questa narrazione, facendo intendere che Napoli è tutto questo. Questo tipo di ricostruzione mondiale della città e voluta, nonostante Roma sia molto molto più inguaiata di Napoli e nonostante a Milano ci siano molti più reati. E a chi fa comodo questa narrazione per cui Napoli è una città senza speranza? Al crimine e a chi si è costruito un personaggio su tutto questo”.