Sostiene di non riuscire più a condurre una vita tranquilla nella sua casa di via del Tritone, nel centro di Roma, a causa della rumorosità della zona, di non riuscire a trovare parcheggio e di aver subito una lesione al godimento di luce e aria. A dirlo è l’ex ministro per gli Affari europei ora alla Consob, Paolo Savona, che ha chiesto quasi 700mila euro di danni al Comune di Roma, alla Soprintendenza e anche al suo ex collega Alberto Bonisoli, ministro dei Beni culturali. La vicenda, come riferisce Repubblica, è partita cinque anni fa, quando sono iniziati i lavori di ristrutturazione della Rinascente di via del Tritone, che hanno portato alla creazione di un’area archeologica gratuita all’interno della struttura.
Durante i lavori per consolidare le fondamenta dell’edificio che ospita il grande magazzino infatti, furono scoperte 15 arcate dell’Acqua Vergine che andavano preservate e valorizzate. Per questa ragione, però, Savona dice di aver subìto un danno esistenziale così, assieme ad altri proprietari di alcuni appartamenti attigui al suo ha fatto ricorso al giudice amministrativo. Nel dettaglio, come riporta Repubblica, l’ex ministro ha chiesto 194mila euro per il danno esistenziale e 485mila euro per la lesione al godimento di luce e aria, per un totale di 679mila euro.