MODALITA’ AEREO di Fausto Brizzi. Con Paolo Ruffini, Lillo, Dino Abbrescia. Italia 2019. Durata: 100’. Voto 2,5/5 (DT)

Il ricchissimo, prepotente e ben poco altruista industriale Gardini dimentica nei bagni dell’aeroporto di Fiumicino il suo smartphone con sopra contatti, accessi social e pin. Due i problemi: se ne accorge solo quando è sul volo intercontinentale di oltre 20 ore per Sydney; il cellulare è già finito in mano a due scalcagnati uomini delle pulizie che si stanno già vendicando sfruttando numeri e codici, ma soprattutto inviando tweet dove sputtanare Gardini agli occhi del mondo. Il primo film di Brizzi post #Metoo riprende il discorso sociale alto/basso abbozzato in modo stranamente sbracato nel dittico Poveri ma ricchi/Poveri ma ricchissimi e lo attualizza con una spruzzatina di Perfetti sconosciuti e un’occhiatina rivolta ad Una poltrona per due. Il risultato è dignitoso. Perché il meccanismo comico non vive perennemente dello stesso equivoco e perché la comicità non sense di Lillo travalica ogni derapata di scrittura. C’è anche una “misurazione” di peni tra Lillo-Abbrescia e un gruppo di industriali cinesi.