COPIA ORIGINALE di Marielle Heller. Con Melissa McCarthy, Richard E. Grant, Dolly Wells. Usa 2018. Durata 106’. Voto 2,5/5 (DT)

1991. La cinquantenne Lee Israel, scrittrice di biopic su personaggi poco famosi, è in crisi: debiti ovunque, lavoro perduto perché beve in ufficio, la sua agente non la vuole più tra i piedi. Non aiuta l’aspetto dimesso, l’aria poco curata e un po’ zozza, feci del gatto sotto al letto e caccole sul cuscino. Si riprenderà incontrando uno spiritoso compagno di bevute e falsificando lettere di grandi scrittori del passato vendendole a collezionisti e librai creduloni. In Copia originale si mettono sì alla berlina l’autoreferenzialità, la boria, e la vanità di un certo ambiente letterario, ma la tramina è esile esile (oltretutto tratta da una storia vera, quindi…) con l’aggiunta bizzarra del freak gay, brani “caldi” in sottofondo di signore del jazz, e la neve che cade su New York. Tutto troppo architettato come fossero ingredienti della ricetta perfetta e tutto troppo telefonato attorno ad un maledettismo bukowskiano amorale e sarcastico che gronda pura artificiosità. E poi tutta questa interpretazione memorabile della McCarthy chissà dov’è.