Cronaca

Sardegna, niente tregua nel giorno del voto. Pastori armati assaltano furgone. Autista costretto a sversare il latte

L'assalto lungo la Statale 389. Due uomini incappucciati e con i fucili hanno fermato il camion e costretto l'autista a versare il prodotto che trasportava da Nuoro a Sassari. Salgono a 17 gli indagati per blocchi e proteste. Massima allerta delle forze dell'ordine

Nessuna tregua nel giorno del voto per le regionali in Sardegna da parte dei pastori sardi che protestano per il prezzo del latte. Stamattina nei pressi di Orune (Nuoro), due uomini armati e incappucciati hanno assaltato un’autocisterna del latte che stava per essere trasportato al caseificio dei fratelli Pinna di Thiesi (Sassari). I due hanno costretto l’autista a fermarsi e a sversare il latte sull’asfalto, poi hanno fatto perdere le loro tracce. Il fatto è successo intorno alle 8.30 sulla Statale 389, poco fuori dal paese, dove il conducente del mezzo transitava dopo aver ritirato il latte appena munto dagli allevamenti di Orune e dei paesi circostanti. Dopo l’assalto l’autista ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati polizia e carabinieri. Si registra  così, a urne aperte, un altro episodio di rivolta, dopo quelli che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 17 pastori autori dei blocchi stradali.

La protesta degli allevatori contro le grandi aziende e cooperative che comprano il latte di pecora a 55 centesimi il litro è iniziata ai primi i febbraio e via via ha preso corpo: blocchi del traffico, stop ai mezzi pesanti degli autotrasportatori del latte e prodotto buttato in strada. Quindi i danneggiamenti a caseifici e accerchiamenti violenti. L’intervento del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, aveva portato a una prima intesa: latte venduto dagli allevatori a 72 centesimi il litro. Le proteste però, spesso aggressive, non si sono fermate. In queste ore la Procura di Nuovo ha fatto partire i primi dieci avvisi di garanzia per i blocchi stradali.