Primo step avviato: vietata la circolazione dei veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e delle moto a due tempi Euro 0, 1. L'obiettivo resta lo stop a tutti i diesel nel 2030
È partita a Milano Area B, la più grande ztl d’Italia, che vieta la circolazione dei mezzi più inquinanti. “Il primo provvedimento di queste dimensioni in Europa“, come spiega il Comune di Milano in una nota. La mega ztl, attiva ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi, vieta l’ingresso ai veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e alle moto a due tempi Euro 0, 1.
“Regole certe, progressive e graduali per abbattere le polveri inquinanti e migliorare la qualità urbana a Milano”, sono le parole contenute nella nota. Area B coprirà una vasta area del perimetro urbano milanese, circa il 72% del territorio comunale, al cui interno abitano quasi un milione e 400mila persone, ovvero il 97,6% della popolazione residente a Milano. Il provvedimento, però, interessa tutti coloro che ogni giorno entrano in città a bordo di un veicolo a motore. Non tutti hanno gradito la novità. Le proteste hanno generato anche raccolte firme, tra cui una promossa dalla Lega. Ma il sindaco Beppe Sala difende la scelta “coraggiosa, fatta nell’interesse dei cittadini”.
Raggiunto il primo obiettivo, il secondo step di Area B sarà il primo ottobre 2019 lo stop ai diesel Euro 4, già vietati dal 2017 in ‘Area C’. Seguiranno gli altri divieti progressivi fino al 2030, quando in città saranno vietati tutti i diesel. I varchi sono 187, ovvero tutte le strade di ingresso in città: di questi, 15 sono già dotati di telecamere collegate a un sistema informatico sviluppato in collaborazione con la direzione generale per la sicurezza stradale e la direzione generale per la motorizzazione. Nel mezzanino della stazione Duomo (linea rossa della metro) è presente un infopoint aperto al pubblico.
A partire dall’introduzione di Area B, tra il 2019 e il 2026, le emissioni atmosferiche da traffico si ridurranno complessivamente di circa 25 tonnellate di PM10 allo scarico e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto. Nei primi dodici mesi di attuazione del provvedimento tutti avranno 50 giorni di libera circolazione anche non consecutivi. Al primo accesso l’automobilista riceverà via posta un alert che spiega il funzionamento del provvedimento, invitandolo a mettersi in regola ma anche a iscriversi al portale per controllare e gestire gli accessi disponibili. Solo all’esaurimento dei giorni di libera circolazione scatterà la sanzione. Per aiutare i milanesi a combattere l’inquinamento, il Comune di Milano ha previsto degli incentivi, mettendo a disposizione complessivamente 32 milioni di euro.